Visualizzazione post con etichetta fumetti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fumetti. Mostra tutti i post

DEVE SEMPRE ESSERCI UN THOR

Marvel, Thor, fumetti, Aaron, rencensione

Suona strano mettere l'articolo femminile davanti al nome del più potente tra gli dei, ma finalmente la nuova Thor è arrivata anche in Italia, giusto pochi giorni dopo la rivelazione della sua vera identità al pubblico americano (se odiate gli spoiler fate ben attenzione a non cliccare sul link!). Insieme al protagonista da questo mese cambia anche il titolo della testata, da Thor - Dio del tuono a semplicemente Thor e la numerazione riparte da 1. La continuità della trama però non viene interrotta e anzi il nuovo Thor (ops, volevo dire la) è frutto dei precedenti venti e più numeri e in particolare di Original Sin, evento che ha toccato l'intero universo Marvel e che ha segnato in modo inaspettato il figlio di Odino. 
Thor, Mjolnir, Marvel, Aaron, fumetti
La nuova serie continua tutte le trame e sottotrame di Thor - Dio del tuono e ne introduce una nuova. 
Con un disegno ben in mente Jason Aaron, scrittore della serie dal 2012, ha costruito una storia che, fin dall'epica battaglia contro il Macellatore di dei, si delinea come una meditazione sull'identità. Non più degno del Mjolnir, Thor dovrà faticare più che mai per ritrovare se stesso e altrettanto faticoso si preannuncia il percorso della nuova Thor, con nemici vecchi e nuovi che minacciano Asgardia e, naturalmente, Midgard.
L'avventura della dea del tuono è appena cominciata (e io già da mesi non stavo più nella pelle dalla curiosità) e mentre lei, chiunque essa sia, si è già dimostrata degna di possedere il potere di Thor, sono sicura che anche la serie di fumetti si dimostrerà degna di essere letta.

AMICIZIA AL MASSIMO

Lumberjanes, fumetti, recensioni, Noelle Stevenson

Non sono mai stata in un campo scout, ma essere una Lumberjanes certo mi sarebbe piaciuto. Tra fughe notturne, atti eroici, battutacce e bizzarrie di ogni genere le cinque protagoniste conquistano immediatamente la simpatia del lettore. Durante le vacanze cercheranno di dipanare il mistero che avvolge il “campo per tipe dure” in cui stanno trascorrendo le vacanze. Dovranno risolvere molti enigmi ed affrontare prove sempre più imprevedibili facendo ricorso ognuna alle proprie abilità prima di poter trovare il bandolo della matassa. Una storia fondata sul valore dell’amicizia (il motto delle Lumberjanes è “amicizia al massimo”), che coniuga avventura e fantasyDivertimento assicurato!

Ho letto questo fumetto tutto d’un fiato e l’ho amato fin dalla prima pagina. Mi sono immersa con grande piacere nelle avventure di April, Mal, Molly, Jo e Ripley, tanto da non veder l’ora che esca il secondo volume per sapere cosa succederà dopo. 

Le autrici dei testi sono Noelle Stevenson, Grace Ellis e Shannon Watters, mentre la disegnatrice è Brooke A. Allen. A loro si sono poi aggiunte altre scrittrici, illustratrici e artiste: una squadra di sole donne per un fumetto interamente al femminile. Un ulteriore punto a favore per Lumberjanes, che sa come esplorare con delicatezza ed ironia le differenti personalità delle sue protagoniste.   

Avventuroso, divertente, imprevedibile, intelligente, fantasioso, assurdo… Sono a corto di aggettivi. Regalatevi e regalate una copia di questo incantevole libro! È il miglior consiglio che posso darvi.  

Seconds: ogni desiderio ha le sue conseguenze

Grazie alla sua abilità come cuoca, Katie ha trasformato il Seconds in un ristorante di successo. Però ora vorrebbe un locale tutto suo: trova il posto giusto e comincia a ristrutturarlo. Ma, imprevisto dopo imprevisto, le cose cominciano ad andare male. Una notte Katie viene improvvisamente svegliata da una strana ragazza con i capelli bianchi che le offre la possibilità di porre rimedio ai suoi errori. Al suo risveglio si rende conto che ogni suo desiderio è stato esaudito. Non si era trattato soltanto di un sogno! Risolvere i problemi con uno schiocco di dita e rendere perfetta la propria vita è il sogno di tutti, ma ogni cosa ha delle conseguenze. Katie lo imparerà a proprie spese. 
Mi sono imbattuta in questa graphic novel per caso: mi piaceva la copertina. Così ho deciso di mettere da parte (solo per un momento) Thor, Guardiani della Galassia, supereroi e mutanti vari per dedicarmi ad una storia più "a misura d'uomo". Anche in Seconds comunque non scarseggiano elementi di mistero e magia. Cambiare il passato, desiderare qualcosa che poi accade veramente, sono temi ricorrenti in ogni forma di narrativa. Eppure Bryan Lee O'Malley (già autore di Scott Pilgrim) riesce a svilupparli con una certa originalità. I disegni mantengono lo stile che gli è proprio, dai tratti quasi infantili, a metà tra manga e fumetto occidentale. Il risultato è una lettura leggera e piacevole ma non banale, che offre spunti di riflessione e un piccolo incoraggiamento per il futuro. L'ideale per rilassarsi dopo una giornata di lavoro o studio. 

Il Dio del Tuono è donna

La Marvel ha annunciato che Thor non è più degno dei suoi poteri (di nuovo?!): a prendere il suo posto ed anche il suo nome sarà (sorpresa, sorpresa) una donna!
Ancora non si sa nulla di questo personaggio, quale sia il suo passato ed in quali circostanze diventerà Dio del Tuono. L'unica cosa certa è che si mostrerà degna di impugnare il Mjolnir. 
La Marvel ha inoltre sottolineato che non si tratterà di una sostituta momentanea: diventerà invece il solo ed unico Thor (o forse sarebbe meglio dire "la sola ed unica").
Anche se non mi è ben chiaro il perché questa donna non possa avere i poteri di Thor ed un nome tutto suo (ma probabilmente in autunno, con l'uscita del fumetto ci verrà chiarito ogni dubbio), mi sembra un colpo di scena piuttosto interessante. C'è bisogno di donne forti (non solo fisicamente) e speriamo che questo nuovo Thor possa esserlo!
I personaggi femminili che popolano l'universo Marvel sono piuttosto numerosi. Però in molti casi si tratta di figure secondarie, d'appoggio al protagonista maschile o addirittura della versione femminile di un personaggio (ancora mi domando il perché di She-Hulk!).
Bisogna anche dire che, malgrado quello che si potrebbe pensare vedendole strizzate in costumi sempre piuttosto succinti, le eroine Marvel non sono donne oggetto stereotipate (ma soltanto da poco ho cominciato ad addentrarmi in questo vasto mondo di fumetti, quindi correggetemi se sbaglio): non riesco ad immaginarmi Gamora o la Donna Invisibile intente ad arruffianarsi i nemici con su una minigonna. E d'altra parte anche gli uomini hanno costumi che lasciano a desiderare: sono convinta che persino Hugh Jackman avrebbe faticato ad avere successo come Wolverine con addosso la classica tutina gialla!
Ora, dunque, sarà un personaggio femminile a diventare protagonista! Ed è probabile che allora comincerò a leggere anche Thor!

DRESS YOUR TECH // Comics

iPhone, wallpaper, comics, iPhone wallpaper, freebies
Sto cominciando ad appassionarmi ai fumetti! Dopo Topolino quando ero piccola e Dylan Dog quando ne ho voglia non mi ci sono mai dedicata particolarmente. Ma dopo aver letto Akira e soprattutto dopo aver scoperto una fantastica fumetteria (se passate da Genova fateci un giro: sono fornitissimi e sempre gentilissimi nel dare consigli sempre azzeccatissimi!) ho cominciato a non disdegnare ogni tanto la lettura di qualche fumetto.  Probabilmente è anche perché in questo periodo ho molto da leggere per l'università e nei momenti di pausa mi riesce più semplice riposarmi con un fumetto piuttosto che con un libro. 
Personalmente preferisco un genere di storie che, come ad esempio Akira, siano d'intrattenimento ma che offrano anche interessanti stimoli di riflessione. 
Ed ovviamente in questa passione hanno un bel po' a che fare i film di supereroi con cui ultimamente ci stanno sommergendo (i miei preferiti comunque rimangono i primi tre X-Men). Infatti non riuscendo a smettere di canticchiare le due canzoni del trailer di Guardiani della Galassia ho deciso che era il caso di cominciare a leggere questa serie, ed approfittando del fatto che con Marvel NOW! la storia è ripartita da capo, mi sono appena letta il numero 1. Promette bene! Che ne dite? È il caso di continuare? 
Ed infine mi rivolgo ad appassionati ed amatori: c'è qualcosa che vi è particolarmente piaciuto e mi consigliereste di leggere? :)

DOWNLOAD

Akira

Esclusa qualche sporadica incursione nel genere, prima d'ora non avevo mai letto dei manga, ma posso dire di aver cominciato con il piede giusto leggendo Akira che (a detta anche di coloro che nel genere manga ci sguazzano da sempre) è un capolavoro. 
Akira (アキラ) è un fumetto (o manga dato che si tratta di una produzione Giapponese) di genere cyberpunk realizzato da Katsuhiro Otomo, che nel 1988 ne ha tratto l'omonimo film d'animazione.
La storia è ambientata nella città di Neo Tokyo, costruita dopo che quella che sembra essere un'esplosione nucleare ha distrutto Tokyo e dato inizio alla Terza Guerra Mondiale. 
Nel 2019 la città è luogo di corruzione e degrado, dominata da bande di teppisti e dissidenti politici.
Kaneda fa parte di una di queste bande che si sfidano con corse in moto all'ultimo sangue. Durante una di queste sfide Tetsuo, migliore amico di Kaneda, cade per evitare uno strano bambino con il viso segnato dalle rughe come quello di un vecchio. Gli elicotteri dell'esercito arrivano subito sul posto e portano via Tetsuo. 
Ma perché è intervenuto addirittura l'esercito? E che fine ha fatto Tetsuo? Kaneda comincia a farsi delle domande sugli strani fatti di quella notte. 
E mentre cerca di trovare delle risposte conosce Kay, una ragazza che fa parte della Resistenza, un'organizzazione anti-governativa venuta a conoscenza di un misterioso progetto del Colonnello (lo stesso uomo che aveva fatto portare via Tetsuo) e di una figura a esso collegato, conosciuta con il nome di Akira. 
La trama scorre fluida ed incalzante, ed ogni elemento fa parte di un unico quadro di disperazione e insensata ricerca di un potere che non si può padroneggiare.
Akira ruota intorno all'idea di personaggi dotati di poteri soprannaturali (per lo più abilità psicocinetiche), ma, al di là di questi elementi più propriamente fantascientifici, a cui vanno ad unirsi corse in moto ed armi laser, i temi trattati nei sei volumi del manga sono ben altri e ben più vari: la corruzione, l'inefficienza del governo, l'alienazione della gioventù, la diversità e la solitudine, l'amicizia. 
Proprio questa ricchezza di temi e di punti di vista rende Akira non solo un piacevole svago ma anche una lettura interessante e complessa sotto molteplici aspetti. 
Nell'omonimo film d'animazione troviamo la stessa qualità del manga, grazie anche al fatto che a realizzarne la trasposizione è stato l'autore stesso. 
Diversi fatti presenti nel manga vengono taciuti nel film, ma in compenso alcuni punti per così dire oscuri vengono chiariti nella versione d'animazione. Ciò nonostante lo spirito del manga rimane immutato, così come la trama non varia nei suoi aspetti essenziali. 
E l'unico rimpianto che si ha vedendo il film è per la caratterizzazione dei personaggi, in alcuni casi più carente rispetto a quella del manga; ma d'altra parte sulla carta i personaggi disponevano di ben maggior spazio rispetto ai 124 minuti dei loro gemelli del grande schermo. 
Akira è indubbiamente un capolavoro, ed ha lasciato un segno indelebile sia nel mondo del fumetto che in quello del cinema d'animazione, tanto che, dopo questo lavoro colossale la carriera di Otomo si è sostanzialmente bloccata, incapace di ripetersi a livelli simili.

Le avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno

Tintin, giovane e famoso reporter dall'inconfondibile ciuffo, acquista ad un mercatino il modellino di un vascello che curiosamente aveva suscitato l'attenzione di altri insistenti acquirenti. 
Il modellino è una rappresentazione in scala del leggendario Unicorno, il vascello capitanato dal coraggioso François de Haddock e che, quando venne affondato dopo un attacco pirata, trasportava un enorme tesoro. Nel modellino è nascosta la chiave per scoprire il luogo in cui si trova il tesoro e solo un Haddock può risolvere l'enigma.
Tintin si trova subito coinvolto in un'avventura che lo porterà ad indagare sul passato della famiglia Haddock. Durante la sua ricerca incontrerà l'ultimo discendente dell'antica famiglia: il capitano Archibald Haddock, che diventerà suo inseparabile compagno nelle successive avventure. 
In questa fedele trasposizione cinematografica del colorato e caratteristico mondo di Hergé non mancano i classici personaggi del fedele cane Milù, il cui intervento è decisivo in molte situazioni, e i due comici (e un po' satirici) ispettori Dupont e Dupond. 
Le avventure di Tintin è frutto della collaborazione di Steven Spielberg (regista e produttore) e Peter Jackson (produttore) e da due registi di questo calibro non mi sarei aspettata un lavoro di minor bravura. 
Il film è realizzato con la cosiddetta motion capture, una tecnologia all'avanguardia che permette di catturare il movimento: il dispositivo che permette l'acquisizione del movimento è un sistema di più telecamere. In pratica gli attori indossano una speciale tuta dotata di sensori che riescono a catturare il movimento che verrà successivamente rielaborato digitalmente creando movimenti e personaggi realisitici. La motion capture era già stata usata (credo per la prima volta in assoluto) da Peter Jackosn per la realizzazione del personaggio di Gollum ne Il Signore degli Anelli, e in Le avventure di Tintin questa tecnica viene utilizzata per la creazione di tutto quanto il film. Ed il risultato finale è talmente spettacolare che sembra di vedere persona in carne ed ossa.
Naturalmente se si utilizza la motion capture è anche molto importante la scelta degli attori perché questa tecnica richiede un tipo di recitazione un po' più dinamica e marcata rispetto al solito, e quindi degli attori che non hanno paura di superare un po' i limiti. Così per i due protagonisti, Tintin e il capitano Haddock, sono stati scelti rispettivamente Jamie Bell (per gli amici Billy Elliot) ed Andy Serkis, ormai un'esperto nella tecnica, dopo aver impersonato Gollum per ben sei film (prima nella trilogia de Il Signore degli Anelli e poi in quella de Lo Hobbit).
L'idea iniziale di Spielberg era quella di realizzare un film con attori in carne ed ossa (ma truccati in modo da essere ben identificabili con i personaggi di Hergé), ma poi optò, saggiamente, per l'animazione.
Grazie alle grandi competenze tecniche ed all'estrema attenzione per i dettagli il risultato finale è davvero ottimo.
E di non minor valore è la colonna sonora, realizzata da John Williams, storico collaboratore di Spielberg e autore di alcune delle colonne sonore più conosciute al mondo (Lo squalo, ET, Guerre Stellari, Indiana Jones, Superman, Harry Potter), che per essa è stato candidato agli Oscar 2012. 
I rimandi ai precedenti film di Spielberg sono molteplici, sia tematici che visivi: Tintin condivide con Indiana Jones lo spirito di avventura; come il Capitan Uncino di Hook il cattivo Sakharine si ostina a ricercare il suo eterno nemico; il ciuffo di Tintin emerge dai flutti come già la pinna del celebre Squalo...
Le avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno è, in conclusione, un film che si fa notare per la grande conoscenza della tecnologia utilizzata e per il gusto dell'avventura allo stato puro: la rapida successione degli eventi, fughe, inseguimenti, scoperte e rivelazioni, salti nel passato, tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine... ed alla fine non si escludono nuove avventure...!

" C'è sempre un indizio trascurato che spalanca un nuovo orizzonte pieno di risposte! "