Tintin, giovane e famoso reporter dall'inconfondibile ciuffo, acquista ad un mercatino il modellino di un vascello che curiosamente aveva suscitato l'attenzione di altri insistenti acquirenti.
Il modellino è una rappresentazione in scala del leggendario Unicorno, il vascello capitanato dal coraggioso François de Haddock e che, quando venne affondato dopo un attacco pirata, trasportava un enorme tesoro. Nel modellino è nascosta la chiave per scoprire il luogo in cui si trova il tesoro e solo un Haddock può risolvere l'enigma.
Tintin si trova subito coinvolto in un'avventura che lo porterà ad indagare sul passato della famiglia Haddock. Durante la sua ricerca incontrerà l'ultimo discendente dell'antica famiglia: il capitano Archibald Haddock, che diventerà suo inseparabile compagno nelle successive avventure.
In questa fedele trasposizione cinematografica del colorato e caratteristico mondo di Hergé non mancano i classici personaggi del fedele cane Milù, il cui intervento è decisivo in molte situazioni, e i due comici (e un po' satirici) ispettori Dupont e Dupond.
Le avventure di Tintin è frutto della collaborazione di Steven Spielberg (regista e produttore) e Peter Jackson (produttore) e da due registi di questo calibro non mi sarei aspettata un lavoro di minor bravura.
Naturalmente se si utilizza la motion capture è anche molto importante la scelta degli attori perché questa tecnica richiede un tipo di recitazione un po' più dinamica e marcata rispetto al solito, e quindi degli attori che non hanno paura di superare un po' i limiti. Così per i due protagonisti, Tintin e il capitano Haddock, sono stati scelti rispettivamente Jamie Bell (per gli amici Billy Elliot) ed Andy Serkis, ormai un'esperto nella tecnica, dopo aver impersonato Gollum per ben sei film (prima nella trilogia de Il Signore degli Anelli e poi in quella de Lo Hobbit).
L'idea iniziale di Spielberg era quella di realizzare un film con attori in carne ed ossa (ma truccati in modo da essere ben identificabili con i personaggi di Hergé), ma poi optò, saggiamente, per l'animazione.
Grazie alle grandi competenze tecniche ed all'estrema attenzione per i dettagli il risultato finale è davvero ottimo.
E di non minor valore è la colonna sonora, realizzata da John Williams, storico collaboratore di Spielberg e autore di alcune delle colonne sonore più conosciute al mondo (Lo squalo, ET, Guerre Stellari, Indiana Jones, Superman, Harry Potter), che per essa è stato candidato agli Oscar 2012.
I rimandi ai precedenti film di Spielberg sono molteplici, sia tematici che visivi: Tintin condivide con Indiana Jones lo spirito di avventura; come il Capitan Uncino di Hook il cattivo Sakharine si ostina a ricercare il suo eterno nemico; il ciuffo di Tintin emerge dai flutti come già la pinna del celebre Squalo...
Le avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno è, in conclusione, un film che si fa notare per la grande conoscenza della tecnologia utilizzata e per il gusto dell'avventura allo stato puro: la rapida successione degli eventi, fughe, inseguimenti, scoperte e rivelazioni, salti nel passato, tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine... ed alla fine non si escludono nuove avventure...!
Nessun commento:
Posta un commento
Un penny per i tuoi pensieri!
xoxo