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Le avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno

Tintin, giovane e famoso reporter dall'inconfondibile ciuffo, acquista ad un mercatino il modellino di un vascello che curiosamente aveva suscitato l'attenzione di altri insistenti acquirenti. 
Il modellino è una rappresentazione in scala del leggendario Unicorno, il vascello capitanato dal coraggioso François de Haddock e che, quando venne affondato dopo un attacco pirata, trasportava un enorme tesoro. Nel modellino è nascosta la chiave per scoprire il luogo in cui si trova il tesoro e solo un Haddock può risolvere l'enigma.
Tintin si trova subito coinvolto in un'avventura che lo porterà ad indagare sul passato della famiglia Haddock. Durante la sua ricerca incontrerà l'ultimo discendente dell'antica famiglia: il capitano Archibald Haddock, che diventerà suo inseparabile compagno nelle successive avventure. 
In questa fedele trasposizione cinematografica del colorato e caratteristico mondo di Hergé non mancano i classici personaggi del fedele cane Milù, il cui intervento è decisivo in molte situazioni, e i due comici (e un po' satirici) ispettori Dupont e Dupond. 
Le avventure di Tintin è frutto della collaborazione di Steven Spielberg (regista e produttore) e Peter Jackson (produttore) e da due registi di questo calibro non mi sarei aspettata un lavoro di minor bravura. 
Il film è realizzato con la cosiddetta motion capture, una tecnologia all'avanguardia che permette di catturare il movimento: il dispositivo che permette l'acquisizione del movimento è un sistema di più telecamere. In pratica gli attori indossano una speciale tuta dotata di sensori che riescono a catturare il movimento che verrà successivamente rielaborato digitalmente creando movimenti e personaggi realisitici. La motion capture era già stata usata (credo per la prima volta in assoluto) da Peter Jackosn per la realizzazione del personaggio di Gollum ne Il Signore degli Anelli, e in Le avventure di Tintin questa tecnica viene utilizzata per la creazione di tutto quanto il film. Ed il risultato finale è talmente spettacolare che sembra di vedere persona in carne ed ossa.
Naturalmente se si utilizza la motion capture è anche molto importante la scelta degli attori perché questa tecnica richiede un tipo di recitazione un po' più dinamica e marcata rispetto al solito, e quindi degli attori che non hanno paura di superare un po' i limiti. Così per i due protagonisti, Tintin e il capitano Haddock, sono stati scelti rispettivamente Jamie Bell (per gli amici Billy Elliot) ed Andy Serkis, ormai un'esperto nella tecnica, dopo aver impersonato Gollum per ben sei film (prima nella trilogia de Il Signore degli Anelli e poi in quella de Lo Hobbit).
L'idea iniziale di Spielberg era quella di realizzare un film con attori in carne ed ossa (ma truccati in modo da essere ben identificabili con i personaggi di Hergé), ma poi optò, saggiamente, per l'animazione.
Grazie alle grandi competenze tecniche ed all'estrema attenzione per i dettagli il risultato finale è davvero ottimo.
E di non minor valore è la colonna sonora, realizzata da John Williams, storico collaboratore di Spielberg e autore di alcune delle colonne sonore più conosciute al mondo (Lo squalo, ET, Guerre Stellari, Indiana Jones, Superman, Harry Potter), che per essa è stato candidato agli Oscar 2012. 
I rimandi ai precedenti film di Spielberg sono molteplici, sia tematici che visivi: Tintin condivide con Indiana Jones lo spirito di avventura; come il Capitan Uncino di Hook il cattivo Sakharine si ostina a ricercare il suo eterno nemico; il ciuffo di Tintin emerge dai flutti come già la pinna del celebre Squalo...
Le avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno è, in conclusione, un film che si fa notare per la grande conoscenza della tecnologia utilizzata e per il gusto dell'avventura allo stato puro: la rapida successione degli eventi, fughe, inseguimenti, scoperte e rivelazioni, salti nel passato, tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine... ed alla fine non si escludono nuove avventure...!

" C'è sempre un indizio trascurato che spalanca un nuovo orizzonte pieno di risposte! "


Come non amare Spielberg?

Per quanto mi riguarda uno dei migliori registi al mondo (forse il migliore in assoluto) é Steven Spielberg. Ho visto la maggior parte dei suoi lavori che sono tra i miei film preferiti di sempre, figuratevi che quando ero piccola (ma poi non così tanto piccola) volevo fare l'archeologa, esattamente come Indiana Jones.
Se voi non avete mai visto o non vi sono mai piaciuti i film di Spielberg ecco qui sette motivi (ma con un po' di pazienza avrei potuto trovarne anche di più...) per diventare dei veri Spielberg-dipendenti come la sottoscritta... :)

1) L'attenzione per gli aspetti puramente spettacolari unita all'interesse per i più complessi problemi morali e sociali. Per esempio in Jurassic Park viene messa in prima piano la questione dei limiti dell'uomo rispetto alla natura e si cerca di trovare risposta al dilemma di quali (se ve ne sono) siano i limiti della scienza. Ma allo stesso tempo Jurassic Park é un film soprattutto spettacolare, in cui gli effetti speciali la fanno da padrone e diventano persino veicolo per una riflessione più profonda.


2) É bravissimo a creare suspance: dopo aver visto Jurassic Park é impossibile non temere di trovarsi faccia a faccia (anzi, faccia a muso) con un velociraptor aprendo la porta della cucina o entrando in bagno, e, ancora adesso, guardando Lo squalo non posso fare a meno di mettermi a sedere con le gambe incrociate sulla sedia perché... beh... non si sa mai...! ;)


 3) I protagonisti sono personaggi che entrano nel cuore: chi non ha mai pianto guardando E.T. e chi non ha mai sognato di essere Indiana Jones.


4) Le atmosfere surreali, tra sogno e realtà, che si respirano in film come Hook ed A.I - Intelligenza artificiale, nel primo con tendenze comiche mentre nel secondo con sfumature decisamente malinconiche e pessimistiche.


5) L'ironia: in tutti i film di Spielberg, qualunque sia l'argomento trattato e il genere cinematografico, l'ironia è un elemento immancabile ed indispensabile per alleggerirne l'atmosfera ed allo stesso tempo per far riflettere il pubblico.

6) L'interesse per i problemi morali e sociali viene trattato in maniera diretta in film più impegnati come Amistad, che tratta i temi del razzismo e della schiavitù, e Schindler's List, uno dei migliori film (sicuramente il migliore dal punto di vista tecnico) mai realizzati sul tema delle persecuzioni naziste.


7) I film di Spielberg si distinguono sempre per i cast d'eccezione in cui figurano attori come Anthony Hopkins, Morgan Freeman, Leonardo Di Caprio, Dustin Hoffman, Tom Hanks, Liam Nieeson, Julianne Moore, Harrison Ford, Ralph Fiennes, Ben Kingsley e Robin Williams.