Young Adult

Mavis Gary è originaria di Mercury, una piccola cittadina del Minnesota. Reginetta del liceo, trasferitasi a Minneapolis, diventata scrittirice per una serie di libri per adolescenti di successo, Mavis è "quella che ce l'ha fatta", quella che è riuscita a sfondare, ad avere una vita che tutti sognano.
Questo è per lo meno quello che si ripete lei stessa e di cui sono convinti anche alcuni suoi vecchi conoscenti. Ma nella realtà le cose sono un po' diverse: la serie di libri a cui Mavis lavora ormai non vende più ed è prossima alla cancellazione; soffre di problemi di alcolismo, di tricotillomania ed è più in generale insoddisfatta della propria vita.
Un giorno riceve una mail dalla moglie del suo ex ragazzo del liceo in cui viene informata della nascita della loro primogenita e viene invitata al battesimo. Mavis interpreta ciò come un segno: torna a Mercury pronta a riprendersi ciò che considera suo di diritto. 
La serie di libri scritti da Mavis rientrano in quella categoria che viene definita "Young adult" e che indica un pubblico compreso tra i 14 e i 21 anni circa. Non a caso l'ossimoro young adult rispecchia perfettamente lo stato mentale ed affettivo in cui si trova Mavis, rimasta legata all'immagine di se stessa al liceo, chiusa in un limbo privo di responsabilità e ormai anestetizzata rispetto alla vita vera che le scorre intorno. Charlize Theron, partendo dall'espressione di perfetta insofferenza, riesce perfettamente a mettere in scena le diverse sfumature di insoddisfazione della protaginista, dando vita ad un personaggio capace di risultare a tratti persino odioso anche al pubblico che pure ha tutti gli elementi per comprendere il suo stato mentale e quindi interpretare le sue azioni.
Pur non avendomi convinta al cento per cento, è un film che mette in scena in maniera interessante i problemi degli adulti e che smonta intelligentemente il mito delle "ragazze cheerleader americane" mostrando quello che può esserci dietro un'apparente perfezione.
Ancora più interessante è il finale da cui lo spettatore pottrebbe attendersi il riscatto finale (se così può essere definito in questo caso) che però sarà qualcosa di molto diverso (potremmo dire più acido, com'è nello stile di Mavis) rispetto a ciò che si può vedere nelle classiche commedie.


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