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STAR WARS #1

Star Wars, Guerre Stellari, fumetto, recensione, Luke Skywalker

Prima d'ora non mi ero mai immersa, se non saltuariamente, nell'universo espanso di Star Wars: ho sempre trovato la mia immaginazione più che sufficiente per colmare i "vuoti" lasciati dalla saga cinematografica (e poi temevo qualche delusione). Star Wars di Jason Aaron e John Cassaday mi ha fatto cambiare idea. Il fumetto è ambientato appena dopo la fine di Una nuova speranza ed è stato realizzato con la collaborazione della LucasFilm, perciò è un prodotto ufficiale che si inserisce nella continuity. 
Ho letto il primo numero; tra un mese acquisterò certamente il secondo. Nel frattempo date un'occhiata a questa breve recensione per capire meglio di cosa sto parlando. 
Vi anticipo che ho un buon presentimento... ;)

DEVE SEMPRE ESSERCI UN THOR

Marvel, Thor, fumetti, Aaron, rencensione

Suona strano mettere l'articolo femminile davanti al nome del più potente tra gli dei, ma finalmente la nuova Thor è arrivata anche in Italia, giusto pochi giorni dopo la rivelazione della sua vera identità al pubblico americano (se odiate gli spoiler fate ben attenzione a non cliccare sul link!). Insieme al protagonista da questo mese cambia anche il titolo della testata, da Thor - Dio del tuono a semplicemente Thor e la numerazione riparte da 1. La continuità della trama però non viene interrotta e anzi il nuovo Thor (ops, volevo dire la) è frutto dei precedenti venti e più numeri e in particolare di Original Sin, evento che ha toccato l'intero universo Marvel e che ha segnato in modo inaspettato il figlio di Odino. 
Thor, Mjolnir, Marvel, Aaron, fumetti
La nuova serie continua tutte le trame e sottotrame di Thor - Dio del tuono e ne introduce una nuova. 
Con un disegno ben in mente Jason Aaron, scrittore della serie dal 2012, ha costruito una storia che, fin dall'epica battaglia contro il Macellatore di dei, si delinea come una meditazione sull'identità. Non più degno del Mjolnir, Thor dovrà faticare più che mai per ritrovare se stesso e altrettanto faticoso si preannuncia il percorso della nuova Thor, con nemici vecchi e nuovi che minacciano Asgardia e, naturalmente, Midgard.
L'avventura della dea del tuono è appena cominciata (e io già da mesi non stavo più nella pelle dalla curiosità) e mentre lei, chiunque essa sia, si è già dimostrata degna di possedere il potere di Thor, sono sicura che anche la serie di fumetti si dimostrerà degna di essere letta.

DI ROBOT E FANTASCIENZA

Ricordate Descender? Il fumetto con protagonista un robot bambino programmato per aiutare nell'apprendimento i figli degli umani che vi avevo consigliato molto, molto rapidamente poco tempo fa? Bene, sono tornata a parlarne su Destinazione: Terra!, un bellissimo blog dedicato alla fantascienza in tutte le sue declinazioni. 
Fatevi un giro da quelle parti: vi assicuro che scoprirete molte cose divertenti e interessanti per appassionati e non. In più ogni tanto ci potrete trovare anche me, perché questo è solo il primo di una (si spera) lunga serie di post. 
Lunga vita e prosperità!

AMICIZIA AL MASSIMO

Lumberjanes, fumetti, recensioni, Noelle Stevenson

Non sono mai stata in un campo scout, ma essere una Lumberjanes certo mi sarebbe piaciuto. Tra fughe notturne, atti eroici, battutacce e bizzarrie di ogni genere le cinque protagoniste conquistano immediatamente la simpatia del lettore. Durante le vacanze cercheranno di dipanare il mistero che avvolge il “campo per tipe dure” in cui stanno trascorrendo le vacanze. Dovranno risolvere molti enigmi ed affrontare prove sempre più imprevedibili facendo ricorso ognuna alle proprie abilità prima di poter trovare il bandolo della matassa. Una storia fondata sul valore dell’amicizia (il motto delle Lumberjanes è “amicizia al massimo”), che coniuga avventura e fantasyDivertimento assicurato!

Ho letto questo fumetto tutto d’un fiato e l’ho amato fin dalla prima pagina. Mi sono immersa con grande piacere nelle avventure di April, Mal, Molly, Jo e Ripley, tanto da non veder l’ora che esca il secondo volume per sapere cosa succederà dopo. 

Le autrici dei testi sono Noelle Stevenson, Grace Ellis e Shannon Watters, mentre la disegnatrice è Brooke A. Allen. A loro si sono poi aggiunte altre scrittrici, illustratrici e artiste: una squadra di sole donne per un fumetto interamente al femminile. Un ulteriore punto a favore per Lumberjanes, che sa come esplorare con delicatezza ed ironia le differenti personalità delle sue protagoniste.   

Avventuroso, divertente, imprevedibile, intelligente, fantasioso, assurdo… Sono a corto di aggettivi. Regalatevi e regalate una copia di questo incantevole libro! È il miglior consiglio che posso darvi.  

HO UN FUMETTO DA CONSIGLIARVI

Descender, fumetto, Jeff Lemire, fantascienza, robot
Ho letto Descender, l’ultimo lavoro di Jeff Lemire, in digitale e in lingua inglese perché in Italia chissà quando uscirà. Sfortunatamente sono troppo di fretta per potervi spiegare quanto intrigante sia la trama e belli i disegni acquerellati di questa saga fantascientifica con protagonista un piccolo robot e il suo cagnolino meccanico. Dunque leggetelo, innamoratevene e aspettate con ansia il secondo numero!
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BATMAN: THE KILLING JOKE

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Batman mi piace ma non sono una fan sfegatata. Sono invece una grande fan delle storie di Alan Moore. Il suo nome accostato a quello di Joker mi ha subito convinta a prendere l'albo consigliatomi dai ragazzi della fumetteria "sotto casa" che ormai conoscono i miei gusti.

Batman: The Killing Joke è stato pubblicato per la prima volta nel 1988 ed è diventato famoso per aver rappresentato il Joker come personaggio tragico, e non più solo come storico rivale dell'uomo pipistrello. L'albo è infatti una folle corsa nella mente malata del Joker. Moore ne esplora le origini, senza mai togliere al personaggio aura di mistero: come la sua percezione della realtà, anche i ricordi del Joker sono distorti e il confine tra lucidità e pazzia non è più così chiaro.
Batman e Joker simboleggiano due modi di vedere la realtà che si combattono e si contrastano perché antitetici tra di loro ma ugualmente reali. Due modi di vedere la realtà che la visionaria penna di Alan Moore ha fatto almeno incontrare, se non proprio riconciliare.
Per quanto Batman sia l'eroe, al Joker spetterà l'ultima battuta.

In questa nuova riedizione dell'albo il disegnatore Brian Bolland è intervenuto personalmente sui colori, perfezionandoli e correggendoli con tecnologie che all'epoca della prima realizzazione della storia nemmeno esistevano. Vi ricordate la bambina con il cappotto rosso del film in bianco e nero Schindler's List? Qui la tecnica è pressoché la stessa: toni generalmente tenui si fanno più intensi e accesi in corrispondenza di elementi simbolici. I colori, usati con grande maestria, diventano chiave di lettura del racconto.

The Killing Joke è annoverata (e a ragione) tra le migliori storie di Batman mai pubblicate ed è anche una delle più importanti, visto che almeno uno degli eventi qui raccontati (non vi dirò quale) ha poi avuto significative ripercussioni sulla continuity del fumetto con protagonista il giustiziere mascherato.
Apprezzato non solo dagli appassionati ma anche dalla critica, l'albo ha vinto l'Eisner Award nel 1989, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel settore dei fumetti. Dovete proprio leggerlo: che siate fan di Batman o meno non ne rimarrete delusi.
E visto che qui siamo sempre aperti ai suggerimenti e dato che siamo in argomento, qual è la storia dell'uomo pipistrello che preferite? 

OCCHIO DI FALCO E IL SILENZIO

Se mentre state leggendo (...) avete la sensazione di non capire tutto, e di trovarvi di fronte a degli ostacoli, congratulazioni, state cominciando a capire cosa significhi essere disabili.
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Così il disegnatore David Aja ha salutato su Twitter l'uscita statunitense di Hawkeye 19. 
Clint Barton, il nostro arciere preferito, in seguito agli eventi raccontati nel numero precedente del fumetto, ha riportato ferite e traumi che lo hanno reso sordo. Il fratello Barney e gli altri personaggi per interagire con lui dovranno ricorrere al linguaggio dei segni.
Si viene proiettati in un mondo ovattato e per la prima volta leggendo un fumetto non ho cercato di immaginare suoni e rumori, ma mi sono abbandonata al silenzio.
L'idea di un Occhio di Falco con problemi d'udito non è nuova: risale ad una miniserie del 1983 inedita in Italia. Però mai come in questo albo sono stati rappresentati i problemi che i non udenti e i loro interlocutori devono affrontare quotidianamente, con un ampio uso dell'ASL (American Sign Language) che sostituisce completamente (o quasi) le tradizionali nuvolette.
Per la sua originalità Occhio di Falco è stato premiato con due Eisner Award e un Harvey Award, a confermare il valore di una delle testate secondo me più belle e interessanti degli ultimi anni.
Se non l'avete mai letto cominciate subito: non ve ne pentirete!

DRESS YOUR TECH // Vedova Nera

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Membro della squadra dei Vendicatori, agente dello S.H.I.E.L.D. ed ex assassina alle dipendenza del KGB. Oggi mette la sua straordinaria abilità al servizio del bene per espiare il suo passato.
Sul grande schermo la vediamo sempre accompagnata a Capitan America, Iron Man e Hulk, ma è da sola, sulle pagine del bimestrale a lei dedicato, che dà il meglio di se. 
Grazie ai meravigliosi disegni di Phil Noto e alle storie di Nathan Edmondson, la Vedova Nera si impone come il personaggio femminile più bello e meglio costruito della Casa delle idee, in un fumetto che, tra azione ed intrighi, piacerà anche ai non appassionati di supereroi. 

All you need is kill

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La Terra è stata invasa da una misteriosa razza aliena, i Mimics. Gli eserciti di ogni nazione sono impegnati a far fronte all'invasione, ma il nemico sembra imbattibile e gli unici a riportare continue vittorie sul campo di battaglia sono i soldati della squadra speciale americana. A comandarli è l'ormai leggendaria Rita Vrataski
Inviata nelle zone più critiche, la squadra speciale arriva alla base dell'esercito giapponese presso cui Keiji Kiriya è recluta. Ancora inesperto, Keiji viene ucciso nel corso della sua prima missione, ma, esalato l'ultimo respiro, si ritrova inspiegabilmente a rivivere il giorno precedente la battaglia. Lo stesso giorno si ripete ancora e ancora e una morte lo porta ad un'altra, intrappolandolo in un loop temporale di morti e resurrezioni. 
Ad ogni ciclo Keiji affina la sua abilità di combattente e grazie a Rita riuscirà a capire il meccanismo che governa i loop. L'unico obbiettivo è sopravvivere.
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La trama forse vi suonerà famigliare: è da questo manga (e dal romanzo di cui il manga è adattamento) che è stato tratto il film Edge of Tomorrow - Senza domani con protagonisti Tom Cruise e Emily Blunt. Sul film, che ancora non ho visto, non mi pronuncio, ma il manga ve lo consiglio caldamente. 
Storia avvincente, dialoghi equilibrati, disegni d'alto livello (a occuparsi della parte grafica è Tokeshi Obata), All you need is kill è una lettura estremamente godibile che si articola in due soli numeri, l'uno dedicato a Keiji e l'altro alla scoperta della misteriosa Rita.

Seconds: ogni desiderio ha le sue conseguenze

Grazie alla sua abilità come cuoca, Katie ha trasformato il Seconds in un ristorante di successo. Però ora vorrebbe un locale tutto suo: trova il posto giusto e comincia a ristrutturarlo. Ma, imprevisto dopo imprevisto, le cose cominciano ad andare male. Una notte Katie viene improvvisamente svegliata da una strana ragazza con i capelli bianchi che le offre la possibilità di porre rimedio ai suoi errori. Al suo risveglio si rende conto che ogni suo desiderio è stato esaudito. Non si era trattato soltanto di un sogno! Risolvere i problemi con uno schiocco di dita e rendere perfetta la propria vita è il sogno di tutti, ma ogni cosa ha delle conseguenze. Katie lo imparerà a proprie spese. 
Mi sono imbattuta in questa graphic novel per caso: mi piaceva la copertina. Così ho deciso di mettere da parte (solo per un momento) Thor, Guardiani della Galassia, supereroi e mutanti vari per dedicarmi ad una storia più "a misura d'uomo". Anche in Seconds comunque non scarseggiano elementi di mistero e magia. Cambiare il passato, desiderare qualcosa che poi accade veramente, sono temi ricorrenti in ogni forma di narrativa. Eppure Bryan Lee O'Malley (già autore di Scott Pilgrim) riesce a svilupparli con una certa originalità. I disegni mantengono lo stile che gli è proprio, dai tratti quasi infantili, a metà tra manga e fumetto occidentale. Il risultato è una lettura leggera e piacevole ma non banale, che offre spunti di riflessione e un piccolo incoraggiamento per il futuro. L'ideale per rilassarsi dopo una giornata di lavoro o studio. 

Il Dio del Tuono è donna

La Marvel ha annunciato che Thor non è più degno dei suoi poteri (di nuovo?!): a prendere il suo posto ed anche il suo nome sarà (sorpresa, sorpresa) una donna!
Ancora non si sa nulla di questo personaggio, quale sia il suo passato ed in quali circostanze diventerà Dio del Tuono. L'unica cosa certa è che si mostrerà degna di impugnare il Mjolnir. 
La Marvel ha inoltre sottolineato che non si tratterà di una sostituta momentanea: diventerà invece il solo ed unico Thor (o forse sarebbe meglio dire "la sola ed unica").
Anche se non mi è ben chiaro il perché questa donna non possa avere i poteri di Thor ed un nome tutto suo (ma probabilmente in autunno, con l'uscita del fumetto ci verrà chiarito ogni dubbio), mi sembra un colpo di scena piuttosto interessante. C'è bisogno di donne forti (non solo fisicamente) e speriamo che questo nuovo Thor possa esserlo!
I personaggi femminili che popolano l'universo Marvel sono piuttosto numerosi. Però in molti casi si tratta di figure secondarie, d'appoggio al protagonista maschile o addirittura della versione femminile di un personaggio (ancora mi domando il perché di She-Hulk!).
Bisogna anche dire che, malgrado quello che si potrebbe pensare vedendole strizzate in costumi sempre piuttosto succinti, le eroine Marvel non sono donne oggetto stereotipate (ma soltanto da poco ho cominciato ad addentrarmi in questo vasto mondo di fumetti, quindi correggetemi se sbaglio): non riesco ad immaginarmi Gamora o la Donna Invisibile intente ad arruffianarsi i nemici con su una minigonna. E d'altra parte anche gli uomini hanno costumi che lasciano a desiderare: sono convinta che persino Hugh Jackman avrebbe faticato ad avere successo come Wolverine con addosso la classica tutina gialla!
Ora, dunque, sarà un personaggio femminile a diventare protagonista! Ed è probabile che allora comincerò a leggere anche Thor!

DRESS YOUR TECH // Comics

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Sto cominciando ad appassionarmi ai fumetti! Dopo Topolino quando ero piccola e Dylan Dog quando ne ho voglia non mi ci sono mai dedicata particolarmente. Ma dopo aver letto Akira e soprattutto dopo aver scoperto una fantastica fumetteria (se passate da Genova fateci un giro: sono fornitissimi e sempre gentilissimi nel dare consigli sempre azzeccatissimi!) ho cominciato a non disdegnare ogni tanto la lettura di qualche fumetto.  Probabilmente è anche perché in questo periodo ho molto da leggere per l'università e nei momenti di pausa mi riesce più semplice riposarmi con un fumetto piuttosto che con un libro. 
Personalmente preferisco un genere di storie che, come ad esempio Akira, siano d'intrattenimento ma che offrano anche interessanti stimoli di riflessione. 
Ed ovviamente in questa passione hanno un bel po' a che fare i film di supereroi con cui ultimamente ci stanno sommergendo (i miei preferiti comunque rimangono i primi tre X-Men). Infatti non riuscendo a smettere di canticchiare le due canzoni del trailer di Guardiani della Galassia ho deciso che era il caso di cominciare a leggere questa serie, ed approfittando del fatto che con Marvel NOW! la storia è ripartita da capo, mi sono appena letta il numero 1. Promette bene! Che ne dite? È il caso di continuare? 
Ed infine mi rivolgo ad appassionati ed amatori: c'è qualcosa che vi è particolarmente piaciuto e mi consigliereste di leggere? :)

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Akira

Esclusa qualche sporadica incursione nel genere, prima d'ora non avevo mai letto dei manga, ma posso dire di aver cominciato con il piede giusto leggendo Akira che (a detta anche di coloro che nel genere manga ci sguazzano da sempre) è un capolavoro. 
Akira (アキラ) è un fumetto (o manga dato che si tratta di una produzione Giapponese) di genere cyberpunk realizzato da Katsuhiro Otomo, che nel 1988 ne ha tratto l'omonimo film d'animazione.
La storia è ambientata nella città di Neo Tokyo, costruita dopo che quella che sembra essere un'esplosione nucleare ha distrutto Tokyo e dato inizio alla Terza Guerra Mondiale. 
Nel 2019 la città è luogo di corruzione e degrado, dominata da bande di teppisti e dissidenti politici.
Kaneda fa parte di una di queste bande che si sfidano con corse in moto all'ultimo sangue. Durante una di queste sfide Tetsuo, migliore amico di Kaneda, cade per evitare uno strano bambino con il viso segnato dalle rughe come quello di un vecchio. Gli elicotteri dell'esercito arrivano subito sul posto e portano via Tetsuo. 
Ma perché è intervenuto addirittura l'esercito? E che fine ha fatto Tetsuo? Kaneda comincia a farsi delle domande sugli strani fatti di quella notte. 
E mentre cerca di trovare delle risposte conosce Kay, una ragazza che fa parte della Resistenza, un'organizzazione anti-governativa venuta a conoscenza di un misterioso progetto del Colonnello (lo stesso uomo che aveva fatto portare via Tetsuo) e di una figura a esso collegato, conosciuta con il nome di Akira. 
La trama scorre fluida ed incalzante, ed ogni elemento fa parte di un unico quadro di disperazione e insensata ricerca di un potere che non si può padroneggiare.
Akira ruota intorno all'idea di personaggi dotati di poteri soprannaturali (per lo più abilità psicocinetiche), ma, al di là di questi elementi più propriamente fantascientifici, a cui vanno ad unirsi corse in moto ed armi laser, i temi trattati nei sei volumi del manga sono ben altri e ben più vari: la corruzione, l'inefficienza del governo, l'alienazione della gioventù, la diversità e la solitudine, l'amicizia. 
Proprio questa ricchezza di temi e di punti di vista rende Akira non solo un piacevole svago ma anche una lettura interessante e complessa sotto molteplici aspetti. 
Nell'omonimo film d'animazione troviamo la stessa qualità del manga, grazie anche al fatto che a realizzarne la trasposizione è stato l'autore stesso. 
Diversi fatti presenti nel manga vengono taciuti nel film, ma in compenso alcuni punti per così dire oscuri vengono chiariti nella versione d'animazione. Ciò nonostante lo spirito del manga rimane immutato, così come la trama non varia nei suoi aspetti essenziali. 
E l'unico rimpianto che si ha vedendo il film è per la caratterizzazione dei personaggi, in alcuni casi più carente rispetto a quella del manga; ma d'altra parte sulla carta i personaggi disponevano di ben maggior spazio rispetto ai 124 minuti dei loro gemelli del grande schermo. 
Akira è indubbiamente un capolavoro, ed ha lasciato un segno indelebile sia nel mondo del fumetto che in quello del cinema d'animazione, tanto che, dopo questo lavoro colossale la carriera di Otomo si è sostanzialmente bloccata, incapace di ripetersi a livelli simili.