The Walking Dead

Un qualche genere di virus non meglio identificato ha decimato, anzi, praticamente cancellato dalla faccia della terra, il genere umano. Ma oltre al danno la beffa: le persone infettate dopo essere morte ritornano in vita sotto forma di zombie.
L'agente di polizia Rick Grimes (Andrew Lincoln), fortunosamente salvatosi dal contagio, si risveglia dal coma ritrovandosi improvvisamente catapultato in un mondo post-apocalittico di cui stenta a comprendere le motivazioni e le regole. Si mette quindi in cerca della propria famiglia diventando il punto di riferimento per un gruppo eterogeneo di sopravvissuti.
The Walking Dead si distingue subito nel panorama delle produzioni televisive innanzitutto per il soggetto, che non è mai stato sfruttato per la televisione, ed in secondo luogo per la particolare cura prestata alla sceneggiatura, alle tecniche di ripresa ed agli effetti speciali che ne hanno fatto per qualità un prodotto più cinematografico che televisivo.
Veri protagonisti della serie non sono gli zombie, bensì i vari membri del gruppo di sopravvissuti: Glenn, Lori, Daryl, Carl, Andrea, Shane... Ed il vero tema della serie sono le scelte che i personaggi si trovano a dover compiere in un ambiente nel quale ogni normale regola della società è sovvertita. Così può capitare che il pericolo più grande non siano gli zombie ma gli uomini stessi.
L'aspetto più interessante di The Walking Dead è proprio l'attenzione con cui vengono delineati psicologicamente i personaggi combinando quest'aspetto più riflessivo con scene d'azione in modo che lo spettatore non venga mai preso dalla noia (a parte forse per qualche momento della seconda serie in cui le implicazioni della relazione tra Lori e Shane vengono trascinate un po' troppo a lungo).
Quindi un bel voto positivo per The Walking Dead, che, tra le altre cose, insegna anche un sacco di cose utili per sopravvivere alla fine del mondo (visto che a quanto pare ci toccherà a breve...)! ;)

« Wayne Dullop, patente della Georgia, nato nel 1979. Aveva 28 dollari in tasca quand'è morto, e una foto di una bella ragazza: "Con amore, dalla tua Rachel.". Un tempo era come noi, si preoccupava delle bollette, dell'affitto, del SuperBowl. Se mai troverò la mia famiglia racconterò loro di Wayne. »


3 commenti:

  1. Ti dirò, secondo me le prime due stagioni non sono state un granché, anche se sentivo che c'era del potenziale... La terza stagione è una bomba :D

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  2. Si, la terza stagione è decisamente la migliore, almeno per ora... ;)
    La prima e soprattutto la seconda secondo me sono state un po' fregate dalla presenza di personaggi particolarmente lagnosi, in particolare Andrea e Lori che personalmente avrei preso volentieri a schiaffi...!! ;P

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