Cose che nessuno sa

Margherita è una ragazzina di quattordici anni che attraversa uno dei periodi più difficili della propria vita: per prima cosa c'è il primo anno di liceo alle porte, poi viene brutalmente a sapere ascoltando un messaggio sulla segreteria telefonica che suo padre non tornerà più a casa. C'è quanto basta perché il mondo le crolli addosso!
Questa volta la saggezza popolare di nonna Teresa non basterà a Margherita, che invece troverà conforto e aiuto in uno dei testi più antichi mai stati scritti, eppure sempre attuale: l'Odissea. 
Come Telemaco, Margherita partirà per un viaggio alla ricerca del padre e anche di se stessa. E alla sua ricerca si uniranno la madre ed il padre, Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola e un giovane professore capace di ascoltare la vita racchiusa nei libri ma ancora incapace di trovare la sua strada.
Anche il secondo romando di Alessandro D'Avenia (dopo Bianca come il latte rossa come il sangue) è ambientato nel mondo dell'adolescenza e della scuola, che del resto è quello meglio conosciuto dall'autore, in quanto professore di italiano e latino in un liceo milanese. E forse il segreto del suo successo come romanziere è proprio quello di aver preso sul serio gli adolescenti.
Così, in Cose che nessuno sa, Margherita, malgrado la sua fragilità e la sua giovane età, sarà il motore che spingerà gli altri personaggi a riflettere, a cercare se stessi, a capire quali sono le cose veramente importanti nella vita e a capire che spesso le cose più belle nascono da un grande dolore, un po' come la perla che nasce dalla ferita inflitta da un predatore all'ostrica. 
Cose che nessuno sa più che un romanzo è una poesia in prosa: ieri sera sono rimasta lì inchiodata alla sedia, malgrado i piedi congelati, non tanto per vedere come sarebbe andata a finire la storia ma per scoprire quale altra magnifica poesia quotidiana mi sarebbe stata svelata.
Cose che nessuno sa è una storia di formazione che si interroga sull'adolescenza, sull'amore, sull'amicizia, sul valore dell'istruzione e della lettura, sulla bellezza, sulla fragilità della famiglia...tutte cose a cui non si può dare una spiegazione: si possono solo vivere...Tutte cose che nessuno sa.

"Qualcuno ha detto che “ti amo” è sinonimo di “è bello che tu esista così come sei e se non esistessi io ti ricreerei esattamente come sei, difetti compresi”. 

"Poi diceva che verrà un giorno in cui saremo di nuovo insieme a tutti i fili delle vite che si sono intrecciati a noi e guarderemo il disegno splendido che abbiamo creato insieme. E racconteremo l’uno all’altro tutto ciò che è stato, e non ci sarà più invidia, rancore, paura. Solo gioia"

2 commenti:

  1. Ciao! Anch'io da poco ho letto questo libro. Quello che mi piace di Alessandro D'Avenia è il modo in cui parla dei giovani, non come Moccia che vive tre metri sopra il cielo, ecco. Certo magari quel viaggio di Margherita e Giulio in effetti è un po' poco reale, ma poco importa. Il senso di quello che scrive mi piace.
    Ho scritto anch'io un post su questo libro, ti lascio il link.
    http://scarabocchidipensieri.blogspot.com/2011/12/cose-che-nessuno-sa-alessandro-davenia.html
    Ciao, a presto!

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  2. sai volevo proprio leggerlo! Ora dopo questa recensione è al primo posto della mia lista di lettura! Lola :-)

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