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Matilda 6 mitica!

Prima ho amato il libro e poi anche il film, tanto che anche adesso che sono adulta (anagraficamente, anche se ogni tanto ho dei dubbi sull'effettiva età mentale) ogni tanto mi viene una voglia matta di riprendere in mano entrambi!
E' che a Matilda io le voglio proprio bene! E' un modello di riferimento. Ci fa comprendere che ognuno di noi ha in se qualcosa di speciale e che per far avverare i propri sogni sono necessari impegno e coraggio. 
E poi chi non vorrebbe essere capace di muovere le cose con il pensiero?! Alla faccia di Superman e Batman, Matilda ha scoperto che la lettura dona, a chi la sa amare, superpoteri molto più strabilianti!
E non è mica un caso che l'autore preferito di Matilda e della signorina Dolcemiele sia proprio quel Dickens la cui penna ha raccontato storie di infanzie difficili, di orfani, di bambini tiranneggiati da adulti come la Trinciabue. 
Matilda, novella Oliver Twist, riuscirà a riscattarsi grazie alle sue sole capacità e con lei anche la signorina Dolcemiele potrà lasciarsi alle spalle una vita di privazioni. 
Tutto quello che serve è tenere la mente ben aperta, coltivare le proprie passioni ed il proprio intelletto, avere coraggio e non lasciare agli Harry Wormwood di questo mondo l'ultima parola... e poi non guasterebbe nemmeno avere la tessera della biblioteca, anche se forse non tutte le bibliotecarie saranno premurose come la signorina Phelps! ;)

Roald Dahl ha sempre ragione

Roald Dahl è uno dei miei autori preferiti di sempre, anzi, forse è stato il mio primo autore preferito perché i suoi lavori sono qualcosa di più che semplici romanzi per bambini e perché, da profondo conoscitore dell'universo umano, Roald Dahl ha sempre ragione! :)

Matilde

Qual è stato il primo libro di cui vi siete letteralmente innamorati?
Il mio primo amore letterario è stato senza dubbio Matilde di Roald Dahl! E penso che tutti quelli che l'hanno letto saranno d'accordo con me nel dire che è un libro fantastico.
A renderlo così speciale è Matilde, la piccola protagonista del romanzo. Matilde è una bambina molto, molto speciale: a tre anni ha imparato a leggere da sola ed a quattro anni ha già letto tutti i libri della biblioteca pubblica (e non solo quelli per bambini). Tutto questo malgrado i suoi genitori che la maltrattano spesso, quando non l'ignorano del tutto: il padre rivenditore disonesto di auto usate e la madre fissata del bingo. 
In Matilde, i cui unici amici sono i libri attraverso cui vive fantastiche avventure, si insinua poco alla volta la sovversiva idea che i bambini possano punire i genitori, quando si comportano male. E così il signor Dalverme si ritrova con il cappello incollato alla testa e con la casa invasa dai fantasmi.
Quando finalmente Matilde riesce a convincere i suoi genitori ad iscriverla alla prima elementare si annoia talmente (perché già troppo avanti rispetto ai compagni) che la sua intelligenza deve pur manifestarsi in qualche modo: così le esce dagli occhi. Quando si concentra, gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico, espressione delle potenzialità nascoste del cervello umano di cui utilizziamo solo una minima parte.
Grazie a questo suo potere Matilde riuscirà ad avere la meglio sulla perfida direttrice, la signorina Spezzindue, che punisce gli alunni chiudendoli nello Strozzatoio o usandoli per allenarsi nel lancio del martello.
Andando a scuola Matilde conoscerà anche la signorina Dolcemiele, maestra nella classe di Matilde, e imparerà che non tutti gli adulti sono cattivi e che cosa si prova ad essere amati.
Insomma, Roald Dahl sembra volerci dire che l'intelligenza e la cultura, unite ad un po' di fantasia, sono le uniche armi che si possono usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.
E mi sembra che questo sia davvero un grande insegnamento!