Il Mago di Oz a Wall Street

L'altra sera ho scritto un tweet stupidissimo: riferendomi alla bufera di vento che stava imperversando, ho espresso la speranza che la casa non decollasse per poi andare ad atterrare su una qualche strega cattiva dell'est (Twitter raccoglie tutte le nostre migliori perle di saggezza...). Il riferimento è ovviamente al libro Il meraviglioso mago di Oz, che per altro non ho mai letto ma di cui conosco la trasposizione cinematografica (e per conosco intendo dire che so tutte le canzoni a memoria). Sul momento però non mi ricordavo quale delle due streghe cattive era quella che rimaneva schiacciata dalla casa di Dorothy, se quella dell'est o quella dell'ovest. Per non scrivere cavolate su un argomento tanto importante sono andata a controllare su internet e ho scoperto (e la cosa mi ha stupito) che Il meraviglioso mago di Oz, popolato di fate, streghe, scimmie volanti e spaventapasseri parlanti, sarebbe in realtà un'allegoria della politica monetaria degli Stati Uniti alla fine del 1800.
Pare infatti che nell'ultimo decennio dell'800 in America vi fu un drastico crollo dei prezzi. All'epoca la maggior parte dei contadini dell'ovest degli Stati Uniti erano indebitati con le banche dell'est (ed ecco qui le nostre due streghe) e con l'abbassamento dei prezzi vi fu un aumento dei debiti che naturalmente portò le banche ad arricchirsi a spese dei contadini. 
Per risolvere la situazione alcuni politici populisti proposero di introdurre l'argento come moneta da affiancare all'oro: in questo modo si sarebbe potuta aumentare l'offerta di moneta complessiva innescando l'inflazione che avrebbe fatto abbassare i prezzi riportandoli a livelli normali. Ma, dopo che le elezioni vennero vinte dal repubblicano William McKinley la soluzione presentata dai populisti non venne mai attuata. 
Ai lettori dell'epoca doveva dunque risultare piuttosto evidente come Dorothy incarnasse i tradizionali valori americani e come i Munchkin fossero in realtà le banche dell'est, la Città di Smeraldo immagine di Washington D.C. E così lo spaventapasseri rappresentava i contadini, l'uomo di latta i lavoratori dell'industria ed il Palazzo del Mago la Casa Bianca. 
Mentre la strada gialla su cui Dorothy si avvia, dietro indicazione dei Munchkin, non è altro che la politica economica americana. 
E poi, alla fine del suo viaggio, Dorothy scopre il potere magico delle sue scarpette d'argento (la scoperta che il colore originale era l'argento mi ha sconvolto: le scarpette rosse del musical erano ormai un classico!), d'argento proprio come d'argento avrebbero dovuto essere le monete coniate se fosse stata messa in atto la manovra economica dei populisti. 
Un'interpretazione che certo oggi non ci verrebbe in mente, ma d'altra parte forse è meglio così: meglio godersi un'avventura che scervellarsi sulle quotazioni di borsa...! ;)
Ah, mi ricordavo bene: la strega cattiva che viene schiacciata dall'indelicato atterraggio della casetta di Dorothy è quella dell'Est! 

2 commenti:

  1. oddio mi hai dato una rivelazione unica!!! anche io amo il film e il libro è stato il primo libro che ho letto in inglese ... tuttavia non so le canzoni a memoria: shame on me :P XD
    ma questa interpretazione mi mancava!!! sapevo delle scarpette d'argento e del fatto che la pellicola sia stata colorata in seguito, ma ma ma ma io avevo dato tutta un'interpretazione idealistica e onirica :/ grazie !!! roberta

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    1. Anche io sono rimasta sorpresa! Mai mi sarebbe venuto in mente di trovarvi una simile allegoria!! XD

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