Alice lontano dal Paese delle Meraviglie

Alice nel Paese delle Meraviglie è uno dei più strani (e vagamente inquietanti) racconti per l'infanzia mai scritti! 
Non dite di no: sognare bruchi che fumano, gatti evanescenti e di giocare a croquet con un fenicottero è innegabilmente bizzarro.
Ma lo sapevate che Alice nel Paese delle Meraviglie fu ispirato a Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson) da una bambina realmente esistita? 
Durante un viaggio in barca a remi sul Tamigi, Alice Liddell, che allora aveva dieci anni, chiese a Charles Dodgson, amico di famiglia dei Liddell, di raccontarle una storia per intrattenere lei e le sue due sorelle. Nacque Alice nel Paese delle Meraviglie, o per lo meno un primo abbozzo delle sue avventure.
Poi la bambina insistette perché quel racconto diventasse un libro e nel 1864 Charles Dodgson completò una versione intitolata Le avventure di Alice sottoterra
La storia venne successivamente ampliata e rivista per essere pubblicata nel 1865 con il titolo di Alice nel Paese delle Meraviglie
Oltre ad avere una sfrenata immaginazione, Charles Dodgson era appassionato di fotografia e alcuni suoi scatti hanno come soggetto proprio la giovane Alice. La foto più famosa risale al 1859 ed é intitolata Portrait of Alice Liddell as the Beggar Child
Una volta cresciuta Alice Liddell divenne un'artista: pubblicò una serie di acquerelli e bozzetti e viaggiò per l'Europa in compagnia delle due sorelle. 
Si sposò con Reginald Hargreaves ed ebbero tre figli, due dei quali morti durante la prima Guerra mondiale. 
Nel 1928, a causa delle difficoltà finanziarie, dovette vendere l'esemplare che Dodgson le donò del manoscritto Le avventure di Alice sotto terra. Ma il suo alter ego del Paese delle Meraviglie non l'abbandonò a lungo: nel 1932, per festeggiare il centenario della nascita di Charles Dodgson, fu invitata negli Stati Uniti per ricevere la Laurea Honoris causa come dottore in lettere all'università della Columbia. E, poco prima di morire, riuscì ad assistere, nel dicembre del 1933, alla proiezione di Alice, film realizzato dalla Paramount.
In realtà non si sa fino a che punto Alice Liddell abbia ispirato l'Alice letteraria e Charles Dodgson, verso la fine della sua vita, avrebbe affermato che per il personaggio di Alice non si era ispirato a nessuna bambina in particolare: probabilmente l'unica influenza di Alice Liddell é stata quella di domandare un passatempo e la fantasia di Charles Dodgson ha fatto il resto immaginando le improbabili avventure di una bambina chiamata Alice per compiacere la sua piccola compagna di viaggio. 
C'è però almeno una cosa che lascia pensare che i libri le fossero almeno dedicati: nell'ultimo capitolo del libro Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò figura un acrostico, poema la cui lettera iniziale di ogni verso unita alle altre forma il nome «Alice Pleasance Liddell». 

« A boat beneath a sunny sky,
Lingering onward dreamily
In an evening of July--

Children three that nestle near,
Eager eye and willing ear,
Pleased a simple tale to hear--

Long has paled that sunny sky:
Echoes fade and memories die.
Autumn frosts have slain July.

Still she haunts me, phantomwise,
Alice moving under skies
Never seen by waking eyes.

Children yet, the tale to hear,
Eager eye and willing ear,
Lovingly shall nestle near.

In a Wonderland they lie,
Dreaming as the days go by,
Dreaming as the summers die:

Ever drifting down the stream--
Lingering in the golden gleam--
Life, what is it but a dream? »

6 commenti:

  1. ma che poi... la storia che lui era un pedofilo e Alice Liddell una delle sue vittime è vera o no?? Mai capito...

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    1. Da quello che ho capito nessuno lo sa... Per quanto mi riguarda, in mancanza di prove evidenti, preferisco prendere in considerazione solo l'aspetto positivo della storia...

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  2. Che bello questo post!! Mi è piaciuto davvero un sacco :) (infatti, meglio pensare solo agli aspetti positivi)

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  3. ho trovato molti aiuti interessanti nel tuo blog!!
    ti seguo volentieri :)
    passa a trovarmi: Alice's Pink Diary

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xoxo