Dopo i cinque romanzi per l’estate, mi sono venuti in mente altrettanti film che vorrei (ri)vedere durante le vacanze. Sono molto diversi tra di loro per genere e stile, ma mi sembrano perfetti per una tranquilla serata a base di popcorn.
LE AVVENTURE ACQUATICHE DI STEVE ZISSOU di Wes Anderson
Ho parlato più volte dei film di Wes Anderson (per esempio qui e qui). È difficile fare una classifica, ma Le avventure acquatiche di Steve Zissou è probabilmente il mio preferito. Commedia, avventura, dramma… c’è tutto quello che si può volere da un buon film, con in più i colori, le ambientazioni e i personaggi “da fumetto” caratteristici di Anderson.
FRANCES HA di Noah Baumbach
Frances è un’aspirante ballerina di ventisette anni che abita con la sua migliore amica Sophie in un appartamento a Brooklyn. Il trasferimento di Sophie per andare a vivere con il fidanzato, sconvolge la vita di Frances. Da qui parte il film, girato interamente in bianco e nero per dargli una prospettiva atemporale, come se la storia di questa ragazza newyorkese potesse essere la stessa di ogni ragazza di ogni luogo ed epoca. È bello, per una volta, vedere un percorso di formazione raccontato con onestà e freschezza, perché, siamo sinceri, nella vita reale non c’è mai un lieto fine hollywoodiano, ma un continuo percorso ad ostacoli con tanti piccoli obiettivi raggiunti.
THE FALL di Tarsem Singh
Lo stuntman Roy Walker rimane paralizzato alle gambe in seguito ad un incidente sul set. Mentre è ricoverato in ospedale fa amicizia con Alexandria, una bambina che si è rotta il braccio raccogliendo arance. Ogni giorno Roy le narra un episodio di un racconto epico, mentre l’immaginazione della bambina dà ai personaggi della storia il volto delle persone che le vivono intorno. Più Roy racconta, più la realtà si amalgama con la finzione. Questo film è un omaggio a chi racconta storie e soprattutto a chi le ascolta. Il titolo, The Fall (cioè la cauta), più che all’incidente di Roy, sembra riferirsi alla capacità di immergersi completamente nella storia, che ci venga raccontata attraverso le pagine di un libro, al cinema o secondo la tradizione orale.
STAND BY ME di Rob Reiner
Tratto da un racconto di Stephen King, questo film degli anni ’80 è ormai diventato un classico. Al di là dell’elemento orrorifico (la ricerca del cadavere di un ragazzo probabilmente morto nei boschi), Stand by me racconta con affettuosa brutalità il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Dopo averlo visto parecchie volte (complice la televisione che lo trasmette regolarmente almeno una volta l’anno, di solito d’estate) continua a farmi commuovere e divertire.
LA MADRE di Andres Muschietti
In una lista di film per l’estate non poteva mancare un horror. Ho scelto La Madre perché il produttore è Guillermo del Toro (primo punto a favore del film) e poi perché in una vecchia puntata di Ricciotto (podcast di critica cinematografica) ne hanno parlato bene (secondo punto in suo favore).
Andato improvvisamente fuori di testa, Jeffrey uccide la moglie e poi fugge attraverso un bosco finché non si imbatte in una casa abbandonata, dove si ferma con l’intenzione di uccidere le due figlie e forse se stesso. Prima di riuscirci viene catturato da una strana creatura. Cinque anni dopo le bambine vengono ritrovate: per tutto quel tempo hanno vissuto da sole nella baita in mezzo ai boschi. Il fratello gemello di Jeffrey, che non aveva mai smesso di cercare le nipoti, decide di occuparsene insieme alla fidanzata rockettara (Jessica Chastain).
Però le due bambine cominciano a parlare di una figura che in quei cinque anni le ha aiutate e che loro chiamano mamma.
A giudicare dalle scene intraviste con la mano sugli occhi, La Madre è un bel film, che guarderò sicuramente appena troverò qualcuno abbastanza coraggioso da farmi compagnia.
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