Basi di fotografia: l'apertura

L'apertura ha il compito di regolare la quantità di luce che raggiunge i sensori (o la pellicola, in caso di macchina fotografica analogica) nel tempo in cui l'otturatore resta aperto.
In questo post cercheremo di capire il funzionamento dell'apertura in modo da poter usare la macchina fotografica in modalità Aperture priority (A sulle macchine Nikon ed A/V su quelle Canon) e Manuale (M). 
L'apertura viene indicata su una scala di intervalli detti numeri f (f/numero) o f/stop e su ogni macchina fotografica c'è un pulsante che permette di regolare tali valori, in modo che la macchina scatti con un'apertura adatta alle circostanze. 
Più il numero f/stop sarà basso, più l'immagine sarà luminosa: più il diaframma sarà aperto, più luce entrerà. 
Più il numero f/stop sarà alto, più l'immagine sarà scura: più il diaframma è chiuso, minore sarà la quantità di luce che potrà entrare.
Si tratta di un processo simile a quello dell'occhio umano che al buio si dilata per far passare più luce. 
Perciò in un luogo chiuso, poco illuminato, useremo un'apertura maggiore, in modo da cattuare più luce possibile, mentre all'aperto dovremo chiudere un po' il diaframma in maniera che non entri troppa luce, altrimenti l'immagine risulterà sovraesposta. 
Il numero f/stop determina anche la lunghezza focale dello scatto. Ciò significa che più piccolo è il numero f/stop, minore sarà la parte della fotografia che verrà messa a fuoco. 
In pratica: 
f/stop basso = sfondi sfocati;
f/stop alto = sfondi a fuoco e più nitidi.  
Quindi con un'apertura F22 avrò uno sfondo più nitido ripetto ad uno scatto con apertura F5.6, come si può vedere dalle immagini d'esempio qui sotto (e chiedo scusa per l'inadeguatezza del soggetto, il primo che avevo a portata di mano). 

Spero di essere riuscita a spiegare in maniera chiara l'uso dell'apertura (in caso contrario se non altro ci siamo conosciuti un po' meglio: adesso sapete che a causa della quasi totale mancanza di pollice verde devo ricorrere a piante finte per dare una nota di colore alla stanza...), che, a parlarne, può sembrare difficile ma in realtà non lo è affatto. Per rendersene conto basta prendere la macchina fotografica e fare un po' di pratica, sperimentare: il bello delle macchine digitali è proprio che se uno scatto non ci soddisfa possiamo eliminarlo e riprovare! 

2 commenti:

  1. Ti ringrazio per questo post perché devo assolutamente riprendere a studiare fotografia. Quel poco che avevo imparato si è volatilizzato in mesi di nullafacenza! Molto chiare ed esaustive le tue spiegazioni sull'apertura :)

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    1. Anche io quando sto un po' senza prendere in mano la macchina fotografica ho un attimo di vuoto! ;)
      Sono contenta di essere riuscita a spiegare in maniera comprensibile: non si tratta di una cosa difficile, ma temevo di complicare le cose mettendole per iscritto...

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