La famiglia omicidi

Siamo nel cuore della campagna inglese. Un ministro del culto tedia i suoi parrocchiani con sermoni noiosissimi. La moglie, che trascura, ha un amante; la figlia, ancora minorenne, cambia così di frequente ragazzi che la madre non esita a definirla ninfomane. Il figlio, invece, ancora in età scolare, è vittima degli scherzi dei bulli della scuola. La situazione muta, e radicalmente, con l'arrivo di Grazia, la nuova governante che a colpi di mannaia e ferro da stiro fa fuori, letteralmente, chi cerca di minare la tranquillità della famiglia.
Insomma una nuova interpretazione dell'omicidio: l'omicidio a fin di bene per cui non tutto il male viene per nuocere. 
E non mancano i colpi di scena, forse non sempre del tutto inaspettati ma comunque dai risvolti decisamente ironici.
La famiglia omicidi è una commedia molto piacevole e ben costruita che fa pensare alle commedie nere degli anni '40 e '50. Mentre il personaggio dell'anziana governante, la tipica signora inglese, fa ricordare le simpatiche ziette di Arsenico e vecchi merletti che, per compassione, offrivano ai loro ospiti vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni. Naturalmente, per la diversa ambientazione, il vino di sambuco viene sostituito dal più british tè delle cinque, in una commedia che è tutta costruita su un tipo di humor tipicamente inglese. 
Il film si regge tutto sui personaggi, interpretati da attori di prim'ordine senza i quali probabilmente il film avrebbe perso di qualità e mordente. Atkinson dimostra di sapersi scorporare da Mr. Bean ma le vere attrazioni sono le protagoniste femminili: Maggie Smith è, come sempre, splendida e con il suo misto di cortesia e violenza diventa il deus ex machina della vicenda, anche se la protagonista del film è il personaggio interpretato da Kristin Scott Thomas, anche lei altrettanto brava nel ruolo.

« Alcuni segreti di famiglia è meglio che rimangano ... sepolti. »


1 commento:

  1. mi ricordo di averlo visto tempo fa, proprio simpatico!! se ho occasione me lo rivedo volentieri: come scrivi, anche se le situazioni non sono del tutto inaspettate attori e regia compensano benissimo!

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