Questionario al chiaro di luna

Il questionario di Marcel Proust (scrittore francese vissuto a cavallo dell'800 e del '900, autore de Alla ricerca del tempo perduto) non è esattamente un test psicologico. Serve più che altro a conoscersi meglio ed a conoscere l'altro. E io, al buio,seduta vicino alla finestra ad ammirare la luna, mi sento molto ispirata.
Le domande a cui bisogna rispondere non sono nulla di complesso, ma trovare una risposta per me non è stato sempre così facile. Ma ho comunque voluto provarci: chissà che non mi aiuti a capire meglio chi sono e quale sia la mia strada.

1) Il tratto principale del mio carattere.
Direi l'insicurezza nelle decisioni importanti e un po' anche nella vita di tutti i giorni.

2) La qualità che preferisco in un uomo.
Sicuramente l'intelligenza e la cultura: mi piace parlare con persone che hanno cose interessanti da dire e da cui si può anche imparare e che sappiano anche discutere di argomenti seri e complessi senza ridurre sempre tutto ad un gioco.

3) Le qualità che preferisco in una donna.
La semplicità e una certa dose di sincero cameratismo femminile.

4) Quel che apprezzo di più nei miei amici.
Il fatto di essere sempre dalla mia parte pronti a tirati su di morale se qualcosa va male. E naturalmente il saper farmi ridere e sentire sempre a mio agio.

5) Il mio principale difetto.
La mancanza di decisione.

6) La mia occupazione preferita.
Fantasticare. Che sia attraverso la lettura di un libro, la visione di un film, l'ascolto di un po' di musica o ad occhi aperti.

7) Il mio sogno di felicità.
Essere felice e trovare il mio posto nel mondo.

8) Quale sarebbe per me la più grande disgrazia.
La mancanza dei miei genitori.

9) Quel che vorrei essere.
Una persona degna di ammirazione.

10) Il paese dove vorrei vivere.
Quello in cui non succede mai nulla di brutto, in cui non c'è dolore e in cui ognuno di noi si comporta sempre al meglio, agendo per il bene degli altri.

11)Il colore che preferisco.
Non ho un colore preferito, ma in generale preferisco i colori caldi a quelli freddi.

12) Il fiore che amo.
Il girasole.

13) L'uccello che preferisco.
Il gabbiano.

14) I miei autori preferiti in prosa.
Tolkien, Allende, Calvino, Charlotte ed Emily Brontë.

15) I miei poeti preferiti.
Baudelaire, Emily Dickinson. Ma alla poesia preferisco la prosa.

16) I miei eroi nella finzione.
Sam, l'hobbit coprotagonista de Il Signore degli Anelli, per la grandezza della sua amicizia. E Dart Fener, il leggendario cattivo di Star Wars, perché trovo che sia molto più difficile e degno di ammirazione tornare al "bene" dopo aver ceduto al "male" piuttosto che trovare da subito la strada del "bene" e rimanervi sempre fedele.

17) Le mie eroine preferite nella finzione.
Non ci ho mai pensato... Direi Jane Eyre per la sua forza di volontà e soprattutto per il grande rispetto che ha di se stessa.

18) I miei compositori preferiti.
Mozart, Wagner, Tchaikovsky.

19) I miei pittori preferiti.
Caravaggio, Monet, Manet, Van Gogh.

20) I miei nomi preferiti.
Emma. È l'unico che mi venga in mente.

21) Quel che detesto più di tutto.
Quel che c'è di male in me, quello che non mi piace di me stessa.

22) I personaggi storici che disprezzo di più.
Bè, mi viene subito da guardare all'attuale panorama politico italiano... Ma è meglio che io distolga subito l'attenzione: non vorrei mai diventar rea di diffamazione. Quindi in questo caso farò mia la risposta data da Proust stesso: non sono abbastanza istruita.

23) L'impresa militare che ammiro di più.
Assolutamente nessuna: sono contro la guerra!
Ma quella che desta in me maggiore ammirazione, per la tenacia e l'alto valore dato alla patria dagli spartani, è la battaglia delle Termopili.

24) La riforma che apprezzo di più.
In questo giorni sentiamo anche troppo spesso parlare di manovre... Sorvoliamo...

25) Il dono che vorrei avere.
La volontà.

26) Come vorrei morire.
Per la seconda volta la mia risposta coincide con quella data da Proust: migliore e amata.

27) Stato attuale del mio animo.
Un po' di sorpresa per essere riuscita a rispondere alla maggior parte delle domande con una facilità e velocità che non avevo previsto mettendomi a scrivere. 
Tranquilla: mi sembra di aver messo in ordine delle idee che mi vorticavano confusamente nella mente.

28) Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
A questa domanda non saprei rispondere al momento. Ma so che le colpe che non mi sono facili da perdonare agli altri sono spesso proprio quelle di cui mi macchio io stessa.

29) Il mio motto.
Temo di non averne uno.
Meglio pensarne uno diverso per ogni singola situazione.

3 commenti:

  1. bellissimo! devo provare anche io.. anche se non ti conosco "dal vivo" trovo che le risposte 12 e 13, nella loro semplicità, siano le più significative, perchè ti dipingono come una persona semplice, ma non stupida, solare e sognatrice.. qualità che condivido e che apprezzo moltissimo ;)

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  2. Bel questionario! Mi sono dato mentalmente le mie risposte. Buon anno!

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  3. Però! Devo dire che queste risposte mi piacino molto! E arrivare qui per serendipity dal sito delle scuole di Moncalvo non l'avrei mai immaginato. Complimenti per il blog e per i libri in particolare Il Signore degli Anelli. Oscura è l’acqua del Kheled-zaram e gelide le sorgive di Kibil-nala, ma splendidi erano i saloni dalla mille colonne a Khazad-dum nei Tempi Remoti prima della caduta dei potenti re della roccia profonda.
    Tra i poeti io metterei lo Zio Walt (Whitman) di: O Capitano, mio Capitano!
    E come citazione: Tu tremi carcassa! Ma se sapessi dove sto per condurti, tremeresti ancora di più! (Turenne)
    Complimenti per il blog!

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