Il breve, brevissimo (si legge in mezz'ora) saggio dell’Economist sul futuro del libro, From Papyrus to Pixels, si presenta come un Penguin logorato dall'uso. L'intero testo è online e
gratuitamente fruibile dal lettore che può decidere se continuare a
sfogliarlo come un tradizionale libro oppure "scrollarlo" come un e-book
arricchito di contenuti multimediali, o persino ascoltarlo come un
audiolibro (in inglese). Il saggio, accessibile e godibilissimo,
riflette su quello che sarà il futuro del libro e vale la pena di
leggerlo o anche solo di aprirlo perché, nella sua forma tripartita
(libro, e-book, audiolibro) è già il futuro.
Il
crescente sviluppo delle nuove tecnologie ha portato molte persone a
prevedere la morte di libri, editori, autori e librerie. Ma in realtà il
futuro sembra essere ben più roseo.
L'autore del
saggio mette subito in chiaro che la diffusione dell'e-book è lenta e
graduale, parallela (mai in opposizione) al libro cartaceo. Alcune
tipologie, come i romanzi, si sono convertiti più rapidamente e con
maggior successo alla più economica e maneggevole versione digitale. Ma
il cartaceo rimane per svariate ragioni: i libri continuano ad essere un
ottimo regalo di Natale, molti non resistono al fascino di avere in
casa loro una ben nutrita libreria...
In generale
nemmeno le case editrici sono state danneggiate dall'avvento degli
e-book che, avendo un costo di produzione piuttosto ridotto, evitano il
rischio di spendere molto per la pubblicazione di una gran quantità di
copie che poi potrebbero non essere vendute.
Le librerie sono
quelle che hanno avuto i maggiori problemi: è in continuo aumento il
numero di piccole librerie costrette a chiudere non solo per la
concorrenza del digitale ma anche (e forse soprattutto) per la
concorrenza delle grandi librerie.
Negli ultimi
capitoli del saggio si parla di tutte quelle novità, possibili grazie a
continue innovazioni tecnologiche, che stanno contribuendo al
cambiamento (ed all'arricchimento!) del mondo della letteratura. In
particolare viene preso in considerazione il fenomeno dell'autoedizione,
comune tra gli scrittori prima del XIX secolo e successivamente
guardato un po' dall'alto in basso. Oggi, grazie ad internet ed ai libri
digitali, sono sempre di più gli autori che decidono di pubblicare in
proprio. Si sperimenta nell'ambito della narrativa, nascono nuovi generi
e vengono letti autori che non avrebbero mai potuto essere scoperti in
un mondo di soli libri a stampa.
Questi cambiamenti
stanno spingendo le case editrici a lavorare in maniera differente: in
cerca di nuovo materiale si cominciano a perlustrare anche piattaforme
come Wattpad, strutturato come un social network di scrittura in cui chi
scrive può ricevere un immediato feedback dai lettori.
Il
quadro tracciato da From Papyrus to Pixels è quello di un mondo in
continua evoluzione in cui tradizione e modernità si compenetrano.
Nessun commento:
Posta un commento
Un penny per i tuoi pensieri!
xoxo