In love with: Spock


Non sto dicendo di essere una persona dal cuore di ghiaccio (piango nei primi cinque minuti di UP come qualsiasi altro essere umano), ma non sono tipo da inutili smancerie, un po' come Spock
Per dovere di cronaca devo subito precisare che mi sono appassionata a Star Trek soltanto dopo aver visto i due film usciti più di recente (e che a Natale sono finalmente entrati in mio possesso nella versione blu-ray grazie a Gianluca e Letizia!). Della serie invece non avevo mai visto nulla e conoscevo ben poco (gran parte appreso guardando The Big Bang Theory) e il primo pensiero, dopo aver messo a confronto le due produzioni è superficialmente stato "Eh, ma questi del film sono più fighi"! Ma è anche vero che i film piacciono di piú perché più vicini alla sensibilità moderna, con super effetti speciali, un po' di storia d'amore e tutti gli annessi e connessi. 
Indipendentemente da queste banali constatazioni, Spock era indubbiamente un personaggio già dai primi episodi della serie: ed infatti Leonard Nimoy torna anche in questi due più recenti film, mentre Zachary Quinto impersona brillantemente uno Spock più giovane ed ancora alle prime armi.
Spock, da buon Vulcaniano è una creatura assolutamente razionale, ma allo stesso tempo, come terrestre, non può non provare sentimenti, che tuttavia decide di non mostrare ed in un certo senso reprimere. Scelta questa non dettata dal disinteresse, come si potrebbe pensare. Ed è proprio questa sua estrema razionalità la caratteristica più particolare, e a volte irritante, di Spock; ma ogni tanto penso sarebbe bello riuscire a vedere le cose per quello che sono, ad analizzare le varie opzioni in maniera distaccata e quindi scegliere la soluzione più logica.
Peró la peculiarità che ha davvero reso famoso Spock non è tanto la razionalità quanto il tipico saluto Vulcaniano, con il pollice allungato in fuori e l'indice ed il medio separati da anulare e mignolo a formare una v. Ad introdurre questo saluto è stato Leonard Nimoy  nel corso della prima serie, ispirandosi alla tradizione ebraica. Infatti durante la celebrazione della festività chiamata Yamim Noraim i cohanim sfiorano la testa dei fedeli con le mani in tale atteggiamento: questo gesto simboleggia la lettera ebraica Šin, la prima lettera della parola Shaddai, che significa "Signore" in ebraico. Tale gesto non può essere osservato direttamente dai fedeli, ma Nimoy, che all'epoca aveva otto anni,  sbirciò e fu talmente impressionato dal contenuto mistico di tale gesto da volerlo in seguito attribuire al suo personaggio. 

(fonte immagine)

4 commenti:

  1. Mai provato star trek... lo sci fi non mi attira più di tanto :|

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    1. In realtà è un normale film d'azione, solo che l'azione si svolge su astronavi e galassie lontane lontane... ;)

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  2. Ecco, io ho degli arretrati indicibili su Star Trek, me ne vado mogia mogia pero' sappi che questo post mi è piaciuto davvero tanto, questo ritratto mi piacque assai! :)

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