Letter to Juliet

Ieri sera avevo voglia di guardare un film leggero e così ho visto Letters to Juliet. 
Nel complesso il film mi è piaciuto, anche se l'ho trovato un po' melenso in qualche punto. 
Ma prima di parlarvene sarà meglio che vi racconti brevemente la trama. 
Sophie (interpretata da Amanda Seyfried) lavora presso un giornale verificando la veridicità delle notizie da pubblicare, ma il suo sogno è quello di diventare giornalista. 
Con il suo fidanzato Victor (interpretato da Gael Garcìa Bernal), appassionato di gastronomia che sta per aprire un proprio ristorante, parte per una pre- luna di miele. Meta del viaggio: Verona. 
I due passano pochissimo tempo insieme: Victor è così preso dalla cucina italiana (e come dargli torto...) da trascurare Sophie, interessata invece agli aspetti storici e romantici dell'antica città. 
Tra le altre cose Sophie visita la casa di Giulietta, edificio realmente appartenuto ai Cappelletti, meglio conosciuti con il nome di Capuleti, e in cui si immagina fosse vissuta la protagonista della tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Qui Sophie scopre che moltissime donne lasciano delle lettere a Giulietta in cui le chiedono consiglio per le loro pene d'amore, lettere a cui rispondono un gruppo di donne (interpretate da Luisa Ranieri, Marina Massironi, Milena Vukotic e Lidia Biondi), le "segretarie di Giulietta".  
Casualmente Sophie trova una lettera risalente a cinquanta anni prima a cui per errore non era mai stata data una risposta. Nella lettera Claire, una ragazza inglese di quindici anni, confessa il suo dolore e rimpianto per aver abbandonato Lorenzo, il ragazzo che amava. Commossa Sophie decide di rispondere lei alla missiva di Claire, che aspettava da così tanto tempo una risposta. 
Pochi giorni dopo Sophie si troverà davanti Claire in carne ed ossa (Vanessa Redgrave), venuta dall'Inghilterra per ringraziarla e soprattutto per ritrovare Lorenzo. Alla ricerca si unisce anche Sophie, ansiosa di trovare una bella storia per un articolo. L'autista dei loro viaggi è il nipote di Claire, Charlie (Christopher Egan), inizialmente scontroso e pessimista per quanto riguarda l'esito della ricerca. 
Durante il viaggio i tre busseranno a molte porte, in cerca del Lorenzo giusto e alla fine la storia di Claire e Lorenzo servirà da insegnamento a Sophie e Charlie. 
Come ho già detto il film è nel complesso gradevole. Forse però ricorre un po' troppo spesso ai tipici cliché dei film romantici senza elaborarli in modo innovativo: Romeo e Giulietta, il balcone, un equivoco che rischia di compromettere l'happy ending, il ritrovamento dei due innamorati, il tema del destino...
Comunque Letters to Juliet è un film piacevole da vedere, soprattutto per noi ragazze quando abbiamo della paturnie che ci rendono necessaria una buona dose di ottimismo e romanticismo. 


















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