Leggo quindi scrivo

Certo non ho la capacità di saper scrivere davvero bene, nè tanto meno ho la pretesa di considerarmi una scrittrice. Però, nel mio piccolo, quello che ho imparato dalla mia esperienza personale ed anche osservando gli altri è che senza leggere non si impara a scrivere.
Chi non legge non è uno scrittore! E' un dato di fatto.
Avere belle idee in testa è certamente un buon punto di partenza per cominciare a scrivere, ma se poi non si possiedono gli strumenti con cui raccontare quelle storie alla fine un bel progetto si concluderà con nulla di fatto.
Lo scrittore, e colui che aspira a diventare tale, deve prima di tutto amare leggere, per piacere personale e per confrontarsi con altri autori, con il loro stile e con le loro storie.
Solo leggendo si possono comprendere, anche (e forse soprattutto) inconsciamente, i meccanismi della scrittura. Leggere è il modo migliore per rafforzare le proprie conoscenze grammaticali e lessicali (in cui purtroppo moltissime persone oggi hanno lacune spaventose) e per ampliare il proprio vocabolario (e se volete essere scrittori è necessario che ne abbiate uno davvero molto ampio): quando scrivete, ma anche quando leggete, tenete sempre a portata di mano il dizionario e non abbiate paura di consultarlo ogni volta che avete un dubbio (avere dei dubbi è assolutamente normale e non c'è da vergognarsene ma sarebbe da stupidi non cercare di chiarirli).
Se si vuole scrivere, accostarsi ad un testo prestando coscientemente attenzione al modo in cui tale testo è strutturato e non solo allo svolgimento della trama è indubbiamente utile, ma, in una certa misura, questi aspetti più tecnici della scrittura li assimilerete senza nemmeno accorgervene se siete lettori attenti ed appassionati, davvero amanti della lettura.
Ma prima ancora leggete perchè la lettura ha il potere di farvi evadere dalla realtà, di farvi immergere in essa, di farvi riflettere, di farvi sognare, di farvi affezionare a persone reali o provenienti da mondi lontani e immaginari, di farvi pensare con la vostra testa!

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4 commenti:

  1. È esattamente quello che penso. Dico spesso che la scrittura è un effetto collaterale della lettura e fino a pochi anni fa lo davo per scontato, ma non è così, perché molti che si auto-definiscono scrittori leggono poco o nulla, e il risultato lo dichiara

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  2. Cara Noemi, approvo tutto quel che hai scritto. Io devo ringraziare mia madre, perchè sin dalla mia infanzia mi ha letteralmente messo in mano libri di ogni genere. A 9 anni mi sono ritrovata a leggere I Promessi Sposi! Vorrei riuscire a stilare una lista di tutti i libri che ho letto sinora.. ma sarebbe davvero impossibile. Ne ho letti davvero tanti!
    Proprio l'altro giorno "discutevo" col mio ragazzo che legge quotidianamente riviste e quotidiani impegnativi e sosteneva che questo è un buon modo per allenare la mente e LEGGERE. Per me la lettura di un libro è tutt'altra cosa: è immaginazione, è immedesimarsi nel protagonista o nel narratore, è un altro mondo, un viaggio!
    Grazie per questo splendido post. Un abbraccio!

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