Laputa, il castello nel cielo

Avevo già visto La città incantata, Il Castello Errante di Howl, Arrietty, Ponyo sulla scogliera, Kiki consegne a domicilio e appena l'altro giorno ho cisto Il mio vicino Totoro. Ora è finalmente il turno di Laputa, il castello nel cielo, film che ancora mancava all'appello dei film d'animazione di Hayao Miyazaki già visti.
La storia inizia con una bambina, Sheeta, che, nel tentativo di scappare da un gruppo di pirati del cielo cade dall'aeronave su cui stava viaggiando rischiando di schintarsi al suolo. Ma una misteriosa luce l'avvolge e la bambina si mette a fluttuare per poi atterrare dolcemente tra le braccia di un ragazzo che, avendo visto da lontano quello strano bagliore, era accorso sul luogo. 
Il ragazzo è Pazu, orfano di entrambi i genitori, il cui padre era riuscito a scattare una fotografia della leggendaria città di Laputa fluttuante nel cielo. Sono pochi a credere all'esistenza di questa città, ma Sheeta custodisce un segreto a cui ora l'esercito e un gruppo di pirati sembrano essere particolarmente interessati: il suo nome segreto è "Lusheeta Toel Ul Laputa" ed è una degli ultimi discendenti della famiglia reale di Laputa. 
Pazu deciderà di accompagnare Sheeta nella sua avventura e di inseguire il sogno del padre: vedere la città di Laputa e dimostrarne così l'esistenza. 
La città perduta di Laputa è il luogo adatto per rappresentare la parabola della corruzione umana, dell'uomo che si spinge oltre i confini della natura stessa. La città è allo stesso tempo Eden irraggiungibile e porta dell'inferno.
Molti sono i temi che vengono trattati nel film, molti dei quali ricorrono frequentemente nella produzione precedente e posteriore di Miyazaki: l'ecologismo, l'antimilitarismo, la condanna della sete di potere che spinge l'uomo a violare le regole della natura e della morale, l'amicizia. Nemmeno il tema dell'amore viene tralasciato, più vicino a rendersi palese di quanto non lo sia in altri film prodotti dallo Studio Ghibli, fermato solo dalla tenera età scelta per i due protagonisti però costantemente disposti a sacrificarsi per il bene dell'altro, inseparabili come li vediamo nella sequenza in cui sono letteralmente legati insieme dopo essere precipitati sull'isola volante di Laputa.
Come sempre un lavoro impeccabile!


7 commenti:

  1. è vero, le animazioni dello studio di miyazzaki & co. sono sempre impeccabili! anche quando sono meno brillanti è bello anche solo guardarne i disegni, i personaggi, la morale di fondo.. non ho ancora visto però le avventure di terramare. tu, invece?

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    1. Nemmeno io, ma ho un amico che dovrebbe avere il DVD e quindi spero di rimediare... ;)

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    2. se lo vedi prima tu facci sapere !!! (ovviamente era miyazaki con un Z :P )

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    3. Certamente!! Non ti preoccupare, anche a me ogni tanto salta fuori un errore di battitura... ;)

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  2. Effettivamente questo mi manca..nonero convinta dalla trama, però ora che ho letto l'intro che ne hai fatto mi hai incuriosita. se non sbaglio all'appello ti manca solo porco rosso poi dovresti averli visti tutti :D

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    1. Si, manca Porco Rosso ma anche alcuni titoli in Italia meno conosciuti come Nausicaä della Valle del Vento e La Principessa Mononoke... Ma vedrò di colmare la lacuna! ;)

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    2. oh come ho potuto dimenticare la principessa mononoke sono imperdonabile! allora aspetto di leggere anche la nuova recensione ;)

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