INDOVINA CHI VIENE A CENA?

cinema, recensione, Katharine Hepbur, Spencer Tracy
San Francisco, anni '60: Matt Drayton, direttore di giornale con idee progressiste entra in crisi quando la figlia Joanna si presenta a casa con il suo fidanzato, John Prentice, un medico afroamericano. 
I due fidanzati vogliono l'approvazione dei genitori ma il tempo per prendere una decisione è poco perché i due dovranno partire in serata per la Svizzera, dove Prentice ha degli improrogabili impegni di lavoro. 
Accettare la situazione sarà difficile soprattutto per i due padri, che si preoccupano soprattutto dei problemi materiali che i due ragazzi incontreranno nella loro vita insieme: i tempi cambiano ma le coppie miste sono ancora viste con disprezzo. Mentre le madri, più sensibili all'aspetto emozionale, sono pronte, dopo un primo sbigottimento, a dare il loro sostegno ai due innamorati.
E quando i genitori di Prentice vengono invitati a cena dalla famiglia di Joanna si trovano a confrontarsi due mondi all'apparenza differenti ma in fondo uguali. 
Indovina chi viene a cena? è un classico del cinema e tutto il significato del film, l'ultimo girato da Spencer Tracy che morì dodici giorni dopo la fine delle riprese, è racchiuso in una scena apparentemente insignificante: Matt Drayton e la moglie (una fantastica Katharine Hepburn), dopo aver appreso la notizia del fidanzamento della figlia, se ne vanno a fare un giro in macchina per allentare la tensione e si fermano in un drive-in perché il signor Drayton vuole prendere un gelato che aveva già assaggiato una volta e che gli era piaciuto moltissimo. Non si ricorda però il nome e la cameriera gliene porta uno di un altro tipo: lui lo assaggia e la prima impressione è che non gli piaccia. Alla seconda cucchiaiata si accorge che ha un buon sapore e che è persino più buono dell'altro gelato che intendeva prendere. Apparenze e preconcetti spesso ingannano!

È molto interessante, è molto interessante davvero e divertente oltretutto, vedere un vecchio liberale incallito venire a faccia a faccia con i suoi principi.
cinema, recensione, Katharine Hepbur, Spencer Tracy

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