Easy Virtue: Un matrimonio all'inglese

Questa sera ho proprio voglia di rilassarmi guardando un bel film, niente di impegantivo, ma non vorrei nemmeno buttare via la serata in una commediola totalmente priva di spessore e di originalità...
Ok! Ho deciso! Mi guardo (anzi, per essere sincera, ri-guardo) Un matrimonio all'inglese (il titolo originale è Easy Virtue, sorpiato come al solito dalla traduzione italiana).
La storia, ambientata nel 1930, prende spunto da una pièce teatrale di Noel Coward e racconta di un giovane rampollo di una ricca (un tempo) famiglia inglese, John Whittaker, che durante un viaggio si innamora di Larita Huntington, una donna decisamente emancipata per l'epoca e di qualche anno più vecchia di lui, e per di più americana. 
Naturalmente i due si sposano e il filn si apre con la famiglia di lui gettata nello scompiglio dalla notizia dell'arrivo della coppia.
Durante il loro soggiorno nella casa di famiglia, che si protrae più a lungo di quanto Larita non voglia, la giovane sposa deve combattere contro una suocera risoluta, almeno quanto lei, ma disposta a lottare con le unghie e con i denti perché le cose non cambino. 
La figura femminile è quindi il vero fulcro del film, mentre gli uomini hanno una funzione poco più che di contorno. Attraverso Larita e Veronica Whittaker si fronteggiano due generazioni e soprattutto due modi di pensare, espressione indiretta dei due differenti contesti sociali in cui sono nate e vissute. 
E in questo senso la partenza di Larita (sorvolo un po' sui dettagli per non rovinarvi la visione...) è tutt'altro che una sconfitta: come dice un vecchio proverbio inglese "when the going gets tough the tough get going" ovvero "quando il gioco si fa duro i duri se ne vanno"!
I dialoghi sono intessuti su una fitta rete di battute intelligenti e sardoniche, mai volgari, ma feroci, che forse nella traduzione italiana perdono un po' della loro sfumatura tutta british. 
Easy Virtue (mi rifiuto di usare il titolo italiano per la sua banalità) è quindi una commedia pungente che mette in scena personaggi complessi muovendoli con vitalità all'interno di uno scenario altrettanto complesso, senza mai cadere in stereotipi o appiattimenti tipici di molti film con una storia simile. 
E la buona riuscita del film è garantita dall'indiscussa bravura degli interpreti: Jessica Biel (davvero perfetta nei panni di Larita e con un guardaroba davvero fantastico), Kristin Scott Thomas, Colin Firth e Ben Barnes. 
Un'ultima curiosità: le canzoni della colonna sonora sono cantate dagli attori stessi e sono state scelte davvero bene perché riescono proprio a creare l'atmosfera giusta.
Bene! E' deciso! Questa sera mi guardo questo film! 
Buona serata a tutti!! 









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