DUE PARTITE

Negli anni '60 quattro amiche si ritrovano ogni giovedì per giocare a carte e per raccontarsi il loro personale essere donne: amori, litigi, paure, risate, tradimenti, rimpianti, speranze. Nella camera accanto le loro figlie giocavano "alle signore" e fingevano di essere come le loro madri.
Una trentina di anni dopo queste bambine, ormai diventare adulte, si ritrovano al funerale di una delle loro madri. Rimaste sole dopo la cerimonia funebre si confidano tra di loro proprio come un tempo avevano fatto le loro madri.
Emergono così due realtà femminili diverse ed uguali al contempo.
Nel corso di quei trent'anni che separano le madri dalle figlie il ruolo della donna nella società è sicuramente cambiato. Con l'emancipazione la donna ha potuto farsi strada nel mondo del lavoro, ha potuto liberarsi della necessità del matrimonio e della famiglia. Allo stesso tempo però rimane in lei il desiderio più dolce e primitivo, tipico della donna: la maternità.
In un mondo in cui la donna è sempre paragonata all'uomo, sopratutto sul lavoro, è proprio questo desiderio che permette alla donna di distinguersi.
La maternità è proprio il tema centrale del film: vedere due generazioni a confronto ci fa comprendere quanto l'esperienza delle nostre madri ci possa influenzare. Le protagoniste hanno tratto insegnamento dalla vita delle proprie madri ed hanno cercato di fare propri gli aspetti positivi evitando invece quelli negativi.
Due partite è un film che permetterà a noi donne di riflettere sul nostro essere donne, ed agli uomini permetterà, forse, di conoscere un po' meglio le donne che hanno accanto.

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