La mente è aperta ma il corpo è serrato

Avete notato? Le giornate cominciano a farsi più lunghe ed ogni tanto spunta qualche bel raggio di sole! Forse anche quest'anno la primavera ce l'ha fatta ad arrivare. Che bello!

Sta arrivando il momento di tornare all'aria aperta, di abbandonare le monotone palestre (cosa che presupporrebbe di esserci andati, e non è il mio caso...) e di tenersi in forma con una bella passeggiata sotto il sole.

D'altra parte questa (passeggiare, intendo) è l'unica attività sportiva che il mio corpo pare sostenere senza collassare su se stesso.

Già una corsa lenta, appena abbozzata, sarebbe fatale. E dopo cinque anni di liceo passati a destreggiarsi tra atletica leggera, 100 metri e test di Cooper una corsa veloce è assolutamente fuori discussione! In quei cinque anni ho decisamente imparato quali sono i miei limiti.

Fortuna che la nostra insegnante era molto brava e ci faceva fare le cose senza costrizione e soprattutto tenendo conto delle diverse capacità di ognuno...! E poi sono sicura che sarebbe molto fiera di me perché ricordo ancora in cosa consiste il test di Cooper! ;)

Che poi a me fare sport non è che dispiaccia poi del tutto, ma devo poter fare le cose secondo i miei tempi.

Comunque, dopo un inverno passato a svernare tra sedia della scrivania, divano e letto sento già le giunture che scricchiolano paurosamente nel rimettersi in moto.

Già mi vedo durante lo stretching di riscaldamento con le dita delle mani che non andranno oltre l'altezza del ginocchio... Poi, dopo avere oliato per bene articolazioni e giunture e dopo aver riscoperto muscoli di cui mi ero scordata l'esistenza, sarà un gioco da ragazzi! :) 

A quel punto tutto starà nel trovare la playlist giusta da caricare nell'iPod e soprattutto una tuta che, almeno per una volta, non ti faccia sembrare una balena o una casalinga disperata (o una casalinga diperata per aver messo su peso), perchè, non so se avete notato anche voi, ma solo nei film riescono a sembrare strafighi con queste tutine attillatissime addosso. Noi, very normal people, tendiamo ad assomigliare a degli insaccati.