20 luglio 2015

I 10 CONSIGLI DI JOSS WHEDON PER SCRIVERE UNA SCENEGGIATURA

Joss Whedon, scrittura, sceneggiatura, consigli

Firefly, Buffy l’ammazzavampiri, Avengers, Dr. Horrible's sing-along blog… Tutta roba scritta da Joss Whedon. Quando uno capace come lui si mette a parlare di sceneggiatura è utile stare un attimo ad ascoltare. Ne possono uscire, come in occasione di un’intervista del 2006, consigli interessanti non solo per gli sceneggiatori, ma per chiunque voglia cimentarsi con la scrittura.

1. FINISCI QUELLO CHE STAI SCRIVENDO 
Sembra banale, ma chiunque si sia cimentato nella scrittura di una qualsiasi cosa sa che le probabilità di arenarsi a metà del lavoro sono altissime. Whedon giustamente consiglia di buttare giù una prima stesura senza interruzioni. Dopodiché si può (anzi, si deve) tornare indietro a correggere, con la tranquillità di sapere in che direzione sta andando la propria storia.

2. LA STRUTTURA È FONDAMENTALE 
Per non procedere a casaccio è necessario avere una struttura. Ogni elemento della storia deve trovarsi al punto giusto. Diagrammi, scalette, appunti, grafici, penne colorate, evidenziatori… usa pure tutto ciò che ti può essere d’aiuto.

3. DEVI AVERE QUALCOSA DA DIRE 
È raro trovare un film che abbia un’idea alla base e non sia solo un insieme di espedienti per passare da una scena all’altra. Per evitare che la propria storia finisca nel lunghissimo elenco di film che non parlano di ciò di cui pretendono di parlare, dobbiamo porci costantemente la domanda “che cosa voglio dire?” e quindi fare in modo di veicolare efficacemente questi contenuti.

4. TUTTI I PERSONAGGI HANNO UNA RAGIONE D’ESISTERE 
Ogni personaggio, come ogni essere umano, ha una prospettiva, una personalità. Perciò bisogna fare in modo di rendere ciascun personaggio un individuo, dal protagonista all’ultima delle comparse. Non devono necessariamente parlare, ma se tu scrittore non sai chi sono i tuoi personaggi allora sei nei casini.

5. ELIMINA CIÒ CHE AMI 
Se qualcosa non funziona, eliminalo. Quando sei bloccato e non sai come risolvere la situazione, prendi la tua scena preferita o la tua idea migliore e cancellala. È un esercizio estremamente liberatorio, dice Whedon. Se l’idea era davvero buona probabilmente ritornerà, altrimenti ti sarai liberato di un paragrafo non così bello come ti era sembrato.

6. ASCOLTA 
Anche la persona più sciocca nella stanza potrebbe avere la giusta idea. Per questo è bene cercare consiglio e ascoltare.

7. PREVEDI LA REAZIONE DEL PUBBLICO 
Lo scrittore deve pensare mettendosi nei panni del pubblico e agire di conseguenza. Lo spettatore va al cinema e dopo un po’ può accorgersi oppure no di avere il sedere intorpidito. Se lo sceneggiatore ha fatto bene il proprio lavoro non se ne accorgerà.

8. SCRIVI COME UN FILM 
Direttore e produttori leggendo un copione si domanderanno inevitabilmente “come sarà questa cosa sul grande schermo?”. Scrivendo la sceneggiatura in modo da dare un’impressione precisa di come sarà il film si semplificherà il lavoro di tutti.

9. NON ASCOLTARE 
In aperto contrasto con il consiglio numero sei, ora ci viene consigliato di non ascoltare. All’interno dell’industria cinematografica le cose migliori, soprattutto negli ultimi anni, sono arrivate quando si è riusciti ad “aggirare il sistema”. Whedon fa l’esempio di registi come Paul Thomas Anderson e Wes Anderson che, facendo qualcosa di estremamente personale, sono riusciti a lasciare il segno. Dunque è bene difendere le proprie idee e rimane fedeli a se stessi, soprattutto quando si lavora in un industria come quella del cinema, che, specialmente in America, tende a fare le cose con lo stampino.

10. NON SVENDERTI 
Whedon afferma di aver sempre fatto in modo di non trovarsi mai nella condizione di accettare un lavoro solo perché doveva. Dal punto di vista etico e morale mi trovo completamente d’accordo. Sfortunatamente nel mondo reale le probabilità di diventare un Joss Whedon sono scarse. Arrivare ad avere la possibilità di scegliere è difficile ed è pieno di gente costretta ad accettare un lavoro quando glielo propongono. Certo è che se riesci a trovare qualcosa che ti appassiona, allora hai concrete possibilità di fare qualcosa di veramente buono.

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